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Gilles Villeneuve
Contributi
Questa zona del sito è riservata a tutti gli appassionati che vogliano pubblicare, scambiare e condividere materiale inedito riguardante Gilles Villeneuve: fotografie, video, notizie, informazioni e altro ancora che possa essere utile ad approfondire e conoscere la vita e la personalità di Gil.
Ringraziamo tutti fin d'ora per la collaborazione e l'impegno nel realizzare la crescita del sito stesso.

contribute@ventisetterosso.it
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05/01/2002
Imola 1980
Bruno M. ci ha inviato questa immagine che non è inedita, però è comunque rara e quindi la pubblichiamo volentieri, grazie. Si tratta della Ferrari 126C turbo usata da Villeneuve durante le prove del Gran Premio d'Italia del 1980 sul circuito di Imola, la prima uscita ufficiale di una vettura del cavallino che utilizzava un motore turbocompresso.
07/02/2002
Alessandro V. ci ha spedito la fotografia di un modellino che ha realizzato con tanta passione. È la Ferrari 312T3 guidata da Villeneuve nella stagione 1978. Il modello è della Tamiya in scala 1:18. La base è una creazione personale ed è fatta in compensato pitturato con spray da carrozzeria. Il cordolo è realizzato con il "Das", mentre il prato è una mistura di erba sintetica e sassolini veri. Per evitare che l'erba si staccasse dal diorama è stata utilizzata una dose abbondante di lacca per capelli.
01/05/2002
Ciao, sono Stefano R., l'autore del sito: http://utenti.multimania.it/stevenreds. Vi invio queste due immagini: la cartolina ufficiale della Ferrari per la stagione 1978 (con la riproduzione dell'autografo di Gilles), mentre sul retro si può vedere la firma originale. Mi auguro che il materiale che ho inviato sia utile e vi porgo i miei più cordiali saluti.
10/05/2002
Mario C.
Due poesie dedicate a Gilles:

Imola

Un giorno di primavera...
come quel giorno...
ma sotto un altro cielo.

Due frecce rosse tagliano il traguardo...
come quel giorno...
ma non il 27 rosso.

Una gara, una lotta aspra...
come quel giorno...
stesso luogo, ma non la stessa pista.

Un galoppo di due cavallini rampanti...
come quel giorno...
ma non gli stessi cavalieri.

La differenza è in vent'anni.
Nella vita che volge il proprio corso...
e qualcosa cambia con esso.

Qualcosa...

Ma forse altre cose...
restano le stesse.

La realtà è così lontana da noi...
o forse noi da essa...
ma che paura dovrebbe farci?

La nostra vita è la passione,
quella che vive dentro il nostro cuore,
ed il nostro cuore non conosce paura.

Sappiamo che molte cose non svaniscono mai...
ma semplicemente, cambiano posto.

Forse non possiamo toccarle con le nostre dita...
ma è sufficiente alzare lo sguardo al cielo...
per sentirle vicine.

Corri, corri lontano Gil...
ora che sai quanta tristezza può esserci dentro un sorpasso.

Corri più forte che puoi...
ora che sai cosa c'è dietro l'ultima curva.

Corri per sempre Gil... al fianco di Didier...
Questo è l'unico modo che abbiamo per ascoltare quel cuore
e per sentirne ogni battito.

Senza rancore...
senza paura o rimpianti...
Lo sai; la codardia dura più a lungo del dolore.

C'è sempre un nuovo traguardo...
Tra un secondo o tra vent'anni...
Ci sarai... ci saremo.
Fuori dal buio

La bandiera canadese dipinta sull'asfalto,
si è ormai dissolta, al sole e alle intemperie
di settemilatrecento giorni.

I balzi di quel rosso delfino, sono opache immagini,
flebili ombre scomposte dal vento che per duecentoquaranta mesi
ha carezzato le cime di quei rami nelle Ardenne.

Nessun rombo, nessun canto, ma un fragoroso silenzio
domina il crepuscolo di quella curva.

Ma il mistico, leggiadro destino, non si arrende alla desolazione
e non può finire nell'abbandono, nel degrado e nel buio
di Terlamen.

Vent'anni dopo, è ancora lì, davanti a te. Ma non ci sono più doppiati ora, la pista è libera, priva di ostacoli.
Duecento metri là in fondo.

Il guanto scorre il pomolo di rovere... "staccata"... "cinquanta metri"... "terza"... "seconda"... e un tuffo a sinistra;
tu che chiudi quella curva ed io i miei occhi.
E finalmente "destra" questa volta!

Poi fuori! Fuori dal buio.

Ora sì; riapro gli occhi destato nel torpore dal grido delle turbine che squarciano il cielo e distendono un raggio di sole.

Mi volto ora e... lo vedo quel musetto rosso prorompente
come un toro adirato, sbucare oltre la curva.
Il ritmo del cuore aumenta, come i giri di quel motore
che ti spinge fuori...
Sì sei fuori ora! Verso un rettilineo lungo una vita.

Ricordi? 1'16"200 era l'obiettivo, ed è là, a fondo di quel pedale;
sbriciola la pista ora!
Nulla è cambiato, è tutto come prima!

Sì, Terlamen questa volta è alle spalle,
lontana centosettantacinquemila ore.

E allora sorrido...
mentre sfrecci davanti al mio sguardo umido
e fuggi via nel sogno...

Già; sorrido... ma non perché sei uscito da quella curva...
ma per come lo hai fatto; alla tua maniera, anche stavolta.
Le ho viste sai... quelle ruote là dietro... di traverso sul cordolo.

Richiudo gli occhi.
Nulla è cambiato...
è tutto come prima.
18/06/2002
Ecco una bellissima composizione inviataci dal nostro amico Maurizio M.
05/09/2002
"Tano"
Ciao volevo farti i miei complimenti per l'ottimo sito che hai creato. Sono anni che cerco siti su Villeneuve e il tuo è sicuramente il più bello e il più fornito di immagini ad alta definizione. Ti invio le foto di un paio di modellini con pilotino; sembrano di serie ma in realtà, specialmente la C2, è decisamente modificata. Ne faccio tantissimi per tutti gli amici che, come me, condividono la passione per l'unico, grande, "Gilles27".
16/09/2002
Mario C.
Vi invio alcune immagini della mia collezione di modellini in scala: sono la 312T5 che Gil portò al 5°
posto a Montecarlo nel 1980, scala 1:43 "Limited edition", e del primo turbo dell'anno seguente, la 126C, scala 1:18 in piombo e acciaio, costruita con stampi artigianali in resina. La terza è la mitica ultima versione della 126C2, scala 1:12, della Protar nella versione pre Imola. Sulla targhetta alla base vi è scritto: "Ora sono la nuvola, ora il mio vento non ha più orizzonti, ora il mio fuoco non ha più confini, nulla mi fermerà, il mio ultimo volo non avrà mai fine." Ed è proprio così...
24/09/2002
Queste fotografie sono sicuramente inedite perché sono state scattate personalmente dal nostro amico Gabriele A. Si riferiscono ad una sessione di prove libere della scuderia Ferrari all'autodromo di Monza del 31 agosto 1978. Il tempo ha sbiadito i colori ma non i ricordi, grazie per queste immagini uniche.
29/09/2002
Altre foto piuttosto rare da trovare sul web: Gilles all'aeroporto di Istrana nel novembre del 1981 contro lo Starfighter F-104 dell'Aeronautica Militare italiana. Grazie ad Antonio R. per avercele inviate. Chiunque volesse scambiare con lui materiale riguardante il campione canadese, può contattarlo al seguente indirizzo email: gilles127@alice.it
12/10/2002
Claudio
Il giorno 15 luglio 1977 mi trovavo in quel di Silverstone a godermi le prove libere del Gran Premio d'Inghilterra. Avevo solo 17 anni e la Ferrari era già per me una ragione di vita (ora per ovvi motivi non lo è più, anzi da quell'8 maggio '82 non ho più seguito la Formula 1). Vidi le prove, mi comprai il programma ufficiale del GP e tornai in Italia. Poco tempo dopo Gilles approdò alla Ferrari e fu subito mito. Andando a curiosare tra le sue note biografiche fu con somma sorpresa che seppi
che Gilles aveva debuttato in Formula 1 proprio nel GP inglese di cui fortunosamente fui testimone oculare. Ovviamente foto di Gilles all'interno non ce ne sono, essendo il MITICO ancora un emerito sconosciuto, ma almeno nella lista dei partecipanti c'è l'ormai famoso numero 40.

webmaster: Devo ammettere che questo è proprio un documento eccezionale, grazie.

18/10/2002
Stefano A.
Terlamen
Terlamen
Sabato scorso con due amici siamo stati a Zolder per i mondiali di ciclismo. Ho voluto fare una foto al monumento "Memorial Gilles Villeneuve" che proprio quest'anno, in occasione del ventennale della scomparsa, è stato messo nell'autodromo belga vicino alla curva Terlamen, trasformata oggi in una chicane poco significativa anche tecnicamente. Il cippo però parla da sé a noi tifosi. Il posto, in questa stagione, somiglia tanto al Canada: Gil se n'è andato in un luogo non molto diverso da casa sua... Continuiamo a coltivare la memoria di quel piccolo grande uomo.
27/10/2002
Carlo
Vi invio due immagini che non ho trovato tra le vostre pagine. Sono due francobolli emessi dal Canada nel 1997 per ricordare Gilles Villeneuve a 15 anni dalla sua scomparsa.

18/11/2002
Karl G.
Questo è il modello della Revell in scala 1:12 della Ferrari 126C2 del 1982, che ho costruito in sei mesi.
29/11/2002
Antonio R.
Vi mando alcune foto che mi stanno molto a cuore. Sono riuscito a trovare un casco della GPA e dopo un estenuante ed appassionante lavoro, con poche modifiche, ho creato una copia di quello di Gilles del 1981. Gli adesivi, il disegno e la verniciatura sono farina del mio sacco. Spero che possiate pubblicarle perché, oltre ad essere un mio sogno realizzato, sono anche motivo di grande orgoglio personale. Purtroppo durante le fasi della lavorazione non ho fatto fotografie e con il senno di poi mi accorgo di avere sbagliato, perché il mio lavoro avrebbe potuto servire ad altre persone. Per quanto riguarda la visiera, quella originale aveva una forma diversa da quella dei caschi impiegati dai piloti di Formula 1 ed era anche curva e rigida, quindi ne ho copiato la sagoma su un cartoncino, poi ho acquistato un foglio di plexiglass spesso pochi millimetri e, con un archetto da traforo, ho riprodotto il tutto con un ottimo risultato. Il casco aveva come attacco della visiera stessa, una clips, che io ho lasciato e modificato usando una guarnizione rotonda con il foro centrale della stessa grandezza della clips, successivamente non ho fatto altro che applicare una semplice rondella,
GPA
GPA
GPA
unendola alla guarnizione con del silicone che in caso di necessità potrò sempre rimuovere.

webmaster: Il lavoro mi pare egregio, ma dobbiamo precisare che il modello in questione non è quello stradale normalmente in vendita bensì la versione da pista in materiale più robusto e con la chiusura più energica nonché l'apertura sul viso ridotta per aumentarne la protezione.
28/02/2003
Imola
Una splendida immagine di Gilles Villeneuve, in occasione del Gran Premio di San Marino, a Imola nel 1982, inviataci da Luigi L.


Sempre Luigi L. ci segnala il testo di due canzoni che Claudio Lolli, un bravo cantautore bolognese, dedicò proprio a Villeneuve nel lontano 1983 e contenute nel suo album "Antipatici antipodi":

Villeneuve

Villeneuve mi dicevano
era venuto dal Canada
e aveva lasciato per scherzo
nella pancia della madre
quei dieci o venti centimetri
inutili e assassini
che non servono a nulla nella vita
ai piloti e neanche ai fantini.

Perché i piloti per esempio
sanno di essere
per metà uomini
e per metà macchine
e per questo certo sono
più uomini degli altri,
ma certamente,
certamente anche molto più macchine.

Infatti non parlano mai del
nostro meraviglioso futuro
e invece si ostinano come
dei divertenti diavoli sconfitti
a cercare il centro del diamante
più duro, la velocità,
che tante volte uno per uno
li ha decorati e poi trafitti.

Villeneuve è un ragazzo sposato
che ama molto scherzare,
con il volante in mano già molte volte è arrivato
a vedere la lama che sbuccia la vita dalla morte
mentre gli spettatori accendono la tivù
e l'autodromo si prepara ad un rischio in più,
ad un rischio più forte.

Villeneuve piomba nell'aria
l'aria lo ha rivoltato,
come un animale nobile
arrivato al macello,
mentre il pubblico delle prove
ha un brivido a metà
tra la colpa e il piacere
per qualche cosa di bello.

Che è bello sapere che siamo
delle bestie imperfette
e un poco del meglio che forse possiamo fare
è baciare le ragazze e poi, e poi tenerle strette
e poi amare molto Villeneuve e imparare a guidare.

copertina   retro
Formula 1

Fra il vento dagli occhi verdi
scherzano gli angeli curiosi
mentre vicino a una Ferrari colorata di rosso
un pilota mangia fragole al limone
raccolte in un fosso.

Ha scambiato il cavallo e la sella
con un motore da corsa potente,
la prateria è un asfalto bollente
che ha in cima una pompa bianca di benzina
sotto il sole grande d'agosto.

Sono colorati i piloti di formula uno,
colorati come le ciambelle,
le ciambelle che cuociono nel forno
verso mezzogiorno
e odorano di pane.

Sono giovani i piloti di formula uno,
giovani come un cane o un'ape nel giardino,
che saltano quando spunta il giorno
per spegnere la notte
e il cielo sembra lì così vicino.

Il tempo è poco
il fuoco, il lago, il cielo,
un arcobaleno azzurro si è disteso
mentre offre una birra ghiacciata Villeneuve
che è vicino a un traliccio
e palpa il sole con le mani, le mani.

Correndo in prova è volato,
come uno straccio sul prato.

A 200 chilometri all'ora
nessuno lo ha fermato.

La vita è stata breve quest'anno
non spalerà più la neve.

Aspetto, aspetto,
aspetterò ancora.

Per svernare con amore
da tutti i giorni della vita
solo sulla mano.

E una ragazza esce di corsa dalla porta
per strappare le penne al vento
e andarsene lontano.

Tutte le pecore ormai sono disperse,
di là dal ponte l'aria è piena di terra
mentre tra la polvere alta e il mare
passano rapidi i piloti uno per uno,
da Borzacchini a Villeneuve,
a Villeneuve...

Sono forti i campioni di Formula uno,
quando girano, girano, girano intorno
alla fitta siepe della gente impazzita
e chiusi dentro a una corazza
si giocano la vita.
11/05/2003
Attilio T.
Ecco a voi alcune foto che ho scattato durante la cerimonia che si è svolta l'8 maggio 2002 sul circuito di Zolder. Per ricordare Gilles è stato inaugurato un piccolo monumento; la manifestazione è stata organizzata dal "Ferrari Club" di Genk e dal "Ferrari Club Gilles Villeneuve" del Belgio.
27/10/2003
Antonio R.
Il casco che ho replicato è il modello della Bell usato da Gilles nella stagione 1979. Per completarlo ho applicato i vari meccanismi per assicurare il cinturino e fissare la visiera, impiegando materiali simili all'originale. La visiera invece l'ho ricostruita con il plexiglass. Il casco è un modello da motocicletta che si usava più di quindici anni fa; dalle foto infatti si può notare che nella parte posteriore c'è un taglio all'altezza della nuca e le dimensioni del casco sono ridotte. L'apertura della visiera era più grande e io l'ho ridimensionata utilizzando plastica sottile per renderla più simile a quella dei caschi di Formula 1. Le decorazioni le ho fatte adoperando la carta gommata:
Bell
Bell
Bell
ho prima verniciato il fondo di blu e poi ho disegnato la caratteristica livrea in arancione. Gli adesivi degli sponsor li ho realizzati al computer catturando i loghi Matras e Marlboro con lo scanner e ritoccandoli successivamente con un software di grafica. Per arrivare a questo risultato ho impiegato più di due anni, con alcuni momenti in cui ho dovuto fermarmi per mancanza di tempo, ma comunque sono contento per l'esito finale.
27/11/2003
Elisa E. ci ha inviato tre brani tratti da un'intervista radiofonica fatta a Gilles da Radio RAInews24; risentirlo dopo tanti anni ci dà una certa emozione, grazie.
mp3 mp3mp3
11/12/2003
Giulio T.
Ciao, vi invio altre foto di Gil durante la sfida all'aeroporto di Istrana; non mi sembra di averle viste sul sito.
Istrana 1981
Istrana 1981
Istrana 1981
Istrana 1981
Istrana 1981
Istrana 1981
05/01/2004
Francesco F.
L'ultimo passaggio sul traguardo di Gil.

Tornare con la memoria al GP di San Marino del 1982 è un salto emotivo facilissimo per chi, come me, ha nel cuore e nella mente molti intensi ricordi di quegli anni e di quel periodo in particolare. Il 25 aprile del 1982 era una domenica coincidente con la festività della Liberazione, avevo 21 anni e mi ero recato ad Imola con mio padre, anche lui appassionato di Formula 1. Non mi trovavo al massimo della felicità: mi avevano appena recapitato, due o tre giorni prima, la cartolina di leva e quindi avevo il morale a terra anche per il disappunto, come sportivo, della nuova porcheria politica che in quei giorni angustiava la Formula 1. Si erano infatti creati due fronti opposti nel mondo delle scuderie: i team cosiddetti "legalisti", che facevano capo alla Federazione Nazionale presieduta da monsieur Balestre, la FISA, composta dalla Ferrari, dalla Renault e dall'Alfa Romeo. Portavano un ulteriore contributo a questo gruppo anche due squadre come l'Osella e la Toleman (alla sua seconda stagione dopo un 1981 ricco soprattutto di non qualificazioni). Se questo gruppo rappresentava buona parte della storia stessa della Formula 1 (grazie, inutile nasconderlo, soprattutto alla Ferrari), fra i team dissidenti che andavano coagulando intorno ad Ecclestone il nuovo assetto politico della massima formula, vi erano scuderie importantissime e molto vittoriose, soprattutto nel recente passato, come la Williams, la Lotus e la McLaren. Lo scontro definitivo era stato provocato dalla richiesta di intervento dei team "legalisti" nei confronti di Piquet e Rosberg, i primi due classificati in Brasile e sottoposti a verifica: entrambi sottopeso e successivamente squalificati; questi furono lo spunto della rottura. Insomma, la frattura fra le due compagini era profonda e si concretizzò con il forfait da parte dei team "non-legalisti" nel GP imolese. Così non potemmo gustare le Brabham di Piquet e di Patrese, le McLaren Ford di Lauda, appena tornato alla Formula 1, e di Watson, le Lotus di Mansell e di De Angelis, Keke Rosberg sulla Williams (che alla fine del drammatico 1982 sarebbe stato l'inatteso campione del mondo) e altri team minori sempre molto graditi dal sottoscritto, attento alla lotta per la vittoria quanto a quella per qualificarsi. Parteciparono, certamente ben foraggiati dagli organizzatori, scuderie eternamente in brutte acque economiche, come l'ATS che schierava Salazar e Manfred Winkelhock e la Tyrrell dell'astutissimo patron Ken, che riuscì a venire in Italia raccontando ai suoi compagni di rivolta che li appoggiava al 100%, ma che il suo sponsor era italiano e che se non si fosse schierato, beh, sarebbe rimasto a piedi. Come sempre molto comprensivi in materia economica, Ecclestone e gli altri leader diedero al buon Ken l'autorizzazione. Dunque al via trovammo solo 14 macchine, per di più ridotte a 12 dopo la rottura della Tyrrell di Henton sulla griglia di partenza e dalla prematura fine dell'impianto elettrico sulla Toleman di Dereck Warwick nel giro di ricognizione, un episodio avvenuto proprio sotto ai miei occhi, all'uscita della Rivazza. Una tristezza inaudita dal punto di vista numerico delle presenze. Ma appena la corsa partì, la passione e la voglia di urlare il nostro appoggio a Gilles, oltre che alla Ferrari, presero il sopravvento. Anni dopo mi capitò fra le mani un libro nel quale il direttore di corsa, Nosetto, segnalò l'esistenza di un patto fra galantuomini in qualche modo sensibili al pubblico pagante: infatti Roberto Nosetto chiese a Villeneuve, Pironi, Arnoux e Prost (i piloti Ferrari e Renault), velocissimi in prova e certo destinati a spartirsi i posti sul podio, di fare un po' di spettacolo fino a metà gara e poi di fare "gara vera". Questa testimonianza è stata resa nota pochi mesi dopo la morte di Gil da Nestore Morosini nel libro de La Gazzetta dello Sport: "Gilles Villeneuve". Nel volume si riporta la perplessità del solo Pironi, che disse: "Devo pensarci... c'è in ballo il titolo mondiale." Già questa frase è significativa della opinione di Pironi sul ruolo che Gilles sentiva di meritare e che gli stessi tifosi gli assegnavano senza dubbio: quello del primo pilota. Certamente quel giorno ad Imola tutti noi ci aspettavamo una vittoria del velocissimo Gil che guidava, finalmente, una vettura competitiva e la stragrande maggioranza del pubblico era con lui. Tornando alla corsa, le Renault resero ben presto l'anima meccanica e lasciarono le due Ferrari al comando. Davanti si trovava Gilles, con un piccolo margine su Pironi: dal box Ferrari apparve un cartello semplicissimo "slow", cioè piano, intorno al 48° giro (la gara era prevista sui 60 giri); a sette giri dalla fine Pironi attaccò duramente Gilles e passò al comando. Gilles non credette normale, alla luce del cartello già esposto, questo atteggiamento. Il canadese ripassò al comando e dopo una serie di sorpassi reciproci si presentò all'ultimo passaggio in testa; in molti, ed io ero fra questi, ci eravamo già da tempo spostati dai nostri posti per andare sul traguardo, convinti di veder trionfare le Ferrari, certo, ma soprattutto lui, Gilles "Nivolaneuve". Ma alla curva della Piratella (ad un chilometro scarso dal traguardo) Pironi sorprese ancora Gilles, che con lo stesso spirito di scuderia che gli aveva fatto fare per tutto il 1979 il leale secondo pilota, pensando all'interesse del team, non chiuse la porta: altrimenti lo scontro sarebbe stato inevitabile. Così il francese arrivò sul rettifilo d'arrivo davanti, vincendo la corsa, precedendo un deluso, tradito, avvilito Gilles. Sconcerto da parte di tutti. Uno solo fra i presenti, che la mia foto ritrae, alza le braccia, posso assicurarvelo perché ero lì, sulla linea del traguardo. Quasi nessuno esultò, eravamo veramente tutti lì per questo ragazzo che solo due anni prima faceva carte false per qualificare il peggior veicolo da corsa mai prodotto dalla Ferrari, la 312T5, e lo faceva con la grinta identica di quando in gara si trovava al comando nel 1978, 1979 o 1981 e questo suo atteggiamento lo rese amato per sempre. Torniamo a quel giorno e a quel che ci resta: sul palco di quel GP, Gilles (le foto del tempo lo mostrano benissimo) è scuro in volto e potentemente offeso e Pironi ha il sorriso di chi sa di averla fatta grossa. Nei giorni successivi aumentò il dolore morale di Gilles perché la Ferrari non lo difese come lui si aspettava e non mancò di confessarlo ad alcuni giornalisti: il comunicato ufficiale infatti difendeva la voglia di vincere di Pironi e in questo clima, si arrivò a Zolder. Quel pomeriggio stavo lavorando: mi telefonò mio padre e mi disse solo: "Accendi la TV, Gilles è in fin di vita..." La sera, tornando a casa, la notizia della sua morte mi procurò un vero dolore, fortissimo, come se mi avesse lasciato un vero amico. Pironi, purtroppo, non arrivò a fine stagione, schiantandosi nelle prove in Germania, in quell'estate. Iniziò per lui un calvario medico molto doloroso, poi si dedicò alla motonautica. Cinque anni dopo mi trovavo in Egitto, impegnato in un team sanitario internazionale:
Imola 1982
non avevamo la possibilità di ricevere notizie fresche dalle TV europee (il satellite non era ancora diffuso), leggevo spesso i fax delle news internazionali nei grandi alberghi. Una mattina mi colpì il nome di Didier Pironi, sul fax si annunciava la sua morte in un incidente di Off-shore. La ferita così si chiuse per sempre con la scomparsa dell'altro protagonista di quella giornata: fu proprio la moglie di Pironi, probabilmente, a scrivere il finale della storia da un punto di vista umano, chiamando i figli, che portava già in grembo quando morì il marito, Gilles e Didier. Vi mando la foto del sessantesimo e ultimo passaggio di Villeneuve sul traguardo di Imola il 25 aprile 1982.
04/08/2004
Gilles Villeneuve
Andrea T.
Ciao, spero che vi piaccia.

webmaster: Mille grazie: bella ed efficace. Eccovi un'altra composizione dedicata a Gilles.
24/09/2004
Gilles Villeneuve
Opera grafica e testo di due grandi amici di Gilles: Dante B. e Geppy.

webmaster: Se volete contattarli potete scrivere a s.banchio@tin.it
08/11/2004
Roberto
Un uomo con un viso da bambino abbassa la visiera del suo casco e schizza via.
Un batter di ciglia e una macchia rossa fugge ai miei occhi lungo il rettilineo, lasciando solo l'eco del rombo dei cavalli.
A fatica leggo il numero sulla carrozzeria, forse è il 12, forse il 27... numeri buoni da giocare alla roulette delle corse.
La curva in fondo al rettilineo è ormai vicina, sento scalare violentemente una marcia o forse due.
A lui non interessa cosa ci sia dopo quella curva, l'importante è spingere forte. Ora.
Andare e andare veloce, oltre i propri pensieri, nutrire le proprie emozioni e poi... chiudere gli occhi.
La macchia rossa si intraversa, le ruote coccolano il guard-rail come una mamma farebbe col suo bambino.
Un colpo di controsterzo, una carezza al pedale del gas, un sospiro di sollievo e la curva è ormai alle spalle.
Ogni giro è una sfida contro la morte, contro la paura, contro la ragione.
Vedo ripassare quella macchia rossa e questa volta tento di fare attenzione al suo casco.
Una freccia blu scuro si fa spazio su una bella tonalità d'arancio, carico come un tramonto estivo.
È l'espressione della velocità, l'essenza della sua vita, il significato della sua esistenza.
Ma la curva è ancora lì, non si arrende, quel serpente d'asfalto lo sfida per l'ennesima volta.
Lui non s'intimorisce, i suoi sensi dicono di frenare sempre più tardi, sempre più vicino al limite... e hanno ragione.
Lui è un artista del volante, le sue sgommate sono pennellate di adrenalina, lui lo sa.
Dal muretto dei box sua moglie prende i tempi col cronometro baciata dalla luce dei suoi occhi.
Vicino a lei suo figlio gioca con una macchinina, sognando un giorno di diventare come suo padre.
27/11/2004
GPA Giacobazzi
GPA Giacobazzi
Jacques Villeneuve
J. Giacobazzi dell'omonima casa vinicola, storico marchio legato a Gilles, ci ha inviato le foto del casco originale prestato a Jacques Villeneuve nel memorabile evento motoristico del "Goodwood Festival of speed" di quest'anno. Il casco è il modello GPA utilizzato da Gil nel 1980 (il marchio Marlboro è stato coperto per rispettare le leggi inglesi contro il fumo e il logo Donelli non c'era nella decorazione originale, ma è stato aggiunto in seguito). Grazie.
10/12/2004
Mosport 1977
Mosport 1977
Mosport 1977
Jean Pierre G.
Finalmente sono riuscito a finire il mio diorama con Gilles. È ispirato a una foto di Villeneuve durante le prove del venerdì nel Gran Premio del Canada 1977, sul circuito di Mosport Park, dopo l'uscita di pista in prova.
05/10/2005
Alcune foto inedite di Gilles scattate da Gino B. durante una sessione di prove libere sulla pista di Monza. Siamo nel 1981 e il biglietto d'ingresso è autografato dallo stesso Gil.
Monza 1981
Monza 1981
Monza 1981
Monza 1981
Monza 1981
Monza 1981
03/12/2005
Brembo
Brembo
Roberto
Un caro saluto a tutti i fedelissimi di Gilles. Vi mostro le immagini del disco freno della Ferrari 126C2 che per me è una vera reliquia. Ne sono venuto in possesso tramite un'asta tanti anni fa, ma ancora oggi quando lo guardo non posso fare a meno di emozionarmi. È stato assemblato dalla rivista Autosprint, con il materiale fornito dalla Brembo e con l'approvazione della Ferrari, come si vede dagli stemmi applicati. Ciao.
06/01/2006
126C
Ciao a tutti, sono Sandro di Bazzano che si trova in provincia di Bologna. Fortunatamente abito a meno di 30 km. da Maranello e quando ho la possibilità vado a vedere le prove private sul circuito di Fiorano. La foto che vi ho inviato l'ho personalmente fatta nel lontano Agosto 1981 proprio a Fiorano durante il collaudo della 126C Turbo, prima di un Gran Premio. Avevo 12 anni ed era la prima volta che vedevo dal vivo una Ferrari di Formula 1 ed anche il mio mito Gilles. Purtroppo quella è stata la prima ed unica volta che l'ho visto così, ma il suo ricordo è ancora dentro di me e, come ho avuto il piacere di vedere su questo sito, anche in tante altre persone.
16/04/2006
Matteo L.
Ciao, finalmente riesco ad inviarvi le foto del mio diorama ispirato al Gran Premio di Long Beach del 1982. Spero vi siano gradite.
LB '82
LB '82
LB '82
LB '82
LB '82
22/05/2006
Andrea
Metmania
Metmania
Metmania
Ciao, vi invio il casco di Gilles del 1981 fatto da me con il cartoncino; le immagini non sono un granché, lo so, ma l'ho fotografato con la webcam. Essendo il mio primo lavoro non è il massimo, ma sto lavorando su altre cose riguardanti Gil e mi farebbe molto piacere mostrarle a tutti su questo sito. Gilles rimarrà per sempre nel nostro cuore perché è davvero indimenticabile! Se volete scaricare i fogli di lavoro da stampare per fare il casco di Gilles, il link è www.metmania.com
17/07/2006
Zolder 1982
Alessandro C.
Una bellissima foto di Gilles, scattata a Zolder nel 1982.
08/08/2006
Giorgio S.
Ciao a tutti gli amici che hanno vissuto, come me, le gesta del grande Gilles. Volevo omaggiarvi con le fotografie del mio ultimo lavoro. Ho ritrovato in casa un casco GPA modello SJ che avevo acquistato nel 1980. Il casco è stato prima modificato nella parte anteriore per poter riprodurre l'apertura che nel modello da Formula 1 era ridotta. Il lavoro è stato eseguito con la resina epossidica da modellismo e poi rifinito con lo stucco da carrozzeria. Dopo aver ricostruito il frontale, l'ho fatto aerografare da un professionista del settore e questo è il risultato.
GPA
GPA
GPA
GPA
GPA
In ricordo di Gilles ho anche realizzato tre diorami, il primo in scala 1:43 e gli altri due in scala 1:18. Partendoo da sinistra, il primo ha come vettura un raro kit in metallo bianco della S.R.C., mentre il secondo ha come auto due Brumm modificate da me. Nel terzo i figurini sono dei vecchi Tamiya, il modello è un Exoto e tutta la struttura è costruita in espanso ad alta densità. Spero che grazie al vostro sito altri appassionati possano vederli.
19/08/2006
Daniele I.
Vi invio alcune foto del modello Ferrari 126C2 versione Long Beach, in scala 1:43, che ho appena finito di montare.
126C2
126C2
126C2
Tra non molto terminerò anche la 312T3 sempre in scala 1:43 e ho in cantiere tutte le Ferrari con cui Gilles corse. In più, pian pianino, vedrò di costruire tutti i kit a lui dedicati che ho già acquistato: la McLaren dell'esordio in Formula 1 in scala 1:43, la BMW 320i in scala 1:24, la Wolf Dallara Chevrolet in scala 1:43 e la Lancia Beta Montecarlo Alitalia sempre in scala 1:43. Purtroppo le March non sono commercializzate da nessuno, ma io spero di trovare qualcosina. A presto per le foto di un altro modello.
02/09/2006
Montecarlo 1980
Sandro D.
Ciao a tutti. Ho letto che cercate materiale inedito e penso di avere qualcosa che possa interessarvi. Ho una foto scattata da me, a Montecarlo nel 1980, che ritrae Villeneuve con la sua Ferrari 312T5. Io penso che sia un'immagine molto rara e di grande valore. Sfortunatamente la qualità è un po' scadente e, rispetto all'originale, ha perso anche di definizione. Meglio di niente...
15/12/2006
312T4
312T4
312T4
Roberto P.
Vi mando alcune foto che ho scattato alla mitica Ferrari 312T4 di Gilles del 1979 che ho rivisto qualche mese fa "riposare" tranquilla nel castello della collezione privata Righini dopo tante battaglie in pista... Ho ancora la febbre Villeneuve!
17/03/2008
312T4
312T4
312T4
Roberto P.
Ecco nuovamente la 312T4 di Gilles, questa volta in esposizione all'aperto durante la fiera di Castelfranco in provincia di Modena.
22/12/2006
Enza Di G.
Sono una ragazza di 21 anni appassionata di Formula 1. Pur non avendolo "vissuto", Gilles mi è entrato nel cuore e siccome mi piace scrivere, tempo fa ho scritto una poesia che non ho mai considerato bella, ma alcune persone mi hanno detto che devo avere più fiducia in me stessa e così ho deciso di inviarvela.

webmaster: Bella. Abbi più fiducia in te stessa...

L'Aviatore

Quegli occhi scuri che scrutavano l'orizzonte,
quel viso troppo timido,
ingannavano gli occhi della gente...

Caparbio guardavi in quell'unico punto
che non hai mai raggiunto,
con il coraggio di affrontare
la paura di quella mia immensa Sorella
a testa alta senza mollare mai...

Il tuo cuore era puro e leale,
molti gli errori spettacolari
che tenevano col cuore in gola
le persone che guardavano i tuoi decolli
sperando di vederti atterrare.

L'aviatore, l'acrobata erano alcuni dei nomi
con cui vieni ricordato...

Ma un giorno quel filo sottile si è spezzato
e dietro una curva hai trovato quella mia Sorella
che ti reclamava a braccia aperte.

La foga e la rabbia ti hanno tradito,
così lei ti ha notato scrivendo il tuo nome
sul suo grande libro con un sorriso soddisfatto...

La pioggia ora cade lenta ed io so perché,
è il mio amico pianto che vuol coprire me...
23/12/2006
Promocom Toys Group
Cari amici, il mio nome è Berardo O., detto Berry. Navigando per siti, alla ricerca di fotografie e immagini varie, sono entrato nel vostro. Sono sempre stato un grande appassionato di Gilles Villeneuve, fortunato perché l'ho anche conosciuto personalmente. Vi mando alcune immagini del modello che ho costruito. Sono il titolare di un'azienda che produce automodelli in scala. Questa Ferrari 126C2 del 1982, che rispecchia l'auto vera, è dedicata al grande mito di Gilles Villeneuve e a tutti noi che ancora oggi lo ricordiamo. Nel dettaglio eccovi alcune caratteristiche: scala 1:8, motore e scatola del cambio in metallo bianco, carenatura e corpo vettura in fibra di carbonio, prese d'aria per i freni in fibra di vetro.

webmaster: Veramente spettacolare!
126C2
126C2
126C2
126C2
20/01/2007
Mi chiamo Nicola N., ho 42 anni e ho vissuto l'epopea di Gilles che ero ragazzino. Non ero suo tifoso. Lo sono diventato poi. Ad Imola '82 mi pare addirittura di ricordare che facessi il tifo per Pironi. Adesso posso dire senza alcun dubbio, dopo aver visto tutti i Gran Premi in televisione dal 1975 ad oggi, che GiIles è stata la cosa più bella, incredibile, entusiasmante e unica che io abbia incontrato in Formula 1. Ho assistito, nel 1981, alla gara che Gilles fece con Arnoux, Pironi, Patrese, Giacomelli, Cheever e altri con i motoscafi sul Lago di Como. Vinse Gilles con sorpassi incredibili, quasi volando. Ecco la pagina che ho scritto su "La Provincia di Como" in merito a quel giorno di 25 anni fa. Vi mando anche la fotografia con Villeneuve seguito da Tullio Abbate, il costruttore dei motoscafi con i quali si disputò la gara.

webmaster: Fu una giornata incredibile quel giorno a Villa d'Este, la "gara esibizione" si svolse nella prima settimana di settembre del 1981. Le tranquille acque del lago di Como antistanti il Grand Hotel, furono "mosse" da potenti motoscafi messi a disposizione da Tullio Abbate che aveva organizzato il 1° "Villa d'Este Trophy" invitando diversi piloti di Formula 1 tra i quali Villeneuve, che su quel tipo d'imbarcazione ci era abituato, visto che ne possedeva una simile. La classifica finale vide proprio Gilles al primo posto davanti a Giacomelli, Surer, Pironi, Patrese, Jarier e Gabbiani. Qui in basso trovate anche l'articolo di Autosprint dell'epoca oltre a quello inviatoci dal nostro amico Nicola.
Tullio Abbate
Autosprint La Provincia
18/02/2007
Ciao, mi chiamo Mauro e vi scrivo da Verona. Vi faccio i miei complimenti per il sito. Vi allego alcune foto dei miei quadri fatti fare in esemplare unico da un amico pittore. Ciao e grazie.
07/03/2007
312T2
312T2
312T2
Alessandro F.
In una di quelle giornate uggiose davanti al computer, uno strumento di lavoro, c'è sempre quella scintilla coperta dalla cenere. Ad un tratto scrivo la parola da cercare: "Villeneuve" e scopro che c'è il vostro sito. Grazie a tutti voi. Ho inviato un piccolo contributo di qualche tempo fa quando, ancora agli inizi, Gil venne a provare la 312T2 a Vallelunga. Mi consola sapere che c'è ancora chi lo ricorda con emozione. Ciao.
05/04/2007
MG Model Plus
Salve. Visitando il vostro sito ho potuto apprezzare la stima nei confronti del mitico Gilles. Anche noi, come ditta di produzione modelli artigianali, abbiamo voluto dare il nostro contributo per Villeneuve. Ecco alcune foto del modello da noi realizzato: la Ferrari 126C che trionfò al Gran Premio di Monte-Carlo nel 1981. Il modello è il più dettagliato disponibile sul mercato mondiale. W 27!!! Distinti saluti.
126C
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126C
126C
126C
126C
07/05/2007
The Gift
Mario C.
Venticinque anni dopo... Ancora l'ottavo giorno del mese di maggio... Voli ancora e sempre libero nel mio sogno... Quello che mi hai regalato tu per dirmi che senza sogni, la libertà è solo il nome di una bugia. Ciao Aviatore.





Mi fermo a questa curva ora...
Poso il mio casco qui a fianco,
vicino quest'ultimo nastro d'asfalto.
Posso respirare il profumo d'erba da qui
e vedere l'azzurro terso oltre quei rami,
oltre le cime delle Fiandre.

Ho speso tutta la vita cercando di raggiungere la Luna...
È lei mi ha detto:
"Chiudi gli occhi, ascolta il vento, la tua pista è quassù."

A lei non posso mentire,
lei sa quanto mi costa premere il freno,
proprio qui... proprio ora.

Ma lei mi ha detto: "Chiudi gli occhi, riposa il cuore, la tua pista è quassù."

Ed io ora abbasso la visiera, per l'ultima volta...
o per una volta ancora.

Le luci di quel semaforo non brilleranno più per me.
L'ago di quel cronometro non ruoterà più per me.

Dove vado io, non servono piste.
La mia gara è quel vento. Ora sono il vento.
Ora ogni curva è un lungo infinito rettilineo.

Ho impiegato tutta la vita cercando quella Luna...
Ma non è stato invano...
Se non altro, ora so che ho avuto privilegio di vagare sempre fra le stelle.

Lei mi ha detto: "Chiudi gli occhi, libera il tuo volo, la tua pista è quassù."

Ed io ora chiudo i miei occhi,
e me ne vado via così, come sono giunto...
come solo io posso fare...
il solo modo che un aviatore conosce.

Vi lascio il mio sogno...
Un eterno sorpasso
e nulla che mi possa destare.
10/05/2007
Antonio A.
Ciao. Questo è il mio ricordo di Gil in 3000 battute pubblicate oggi su un quotidiano napoletano. Un piccolissimo contributo alla memoria di un uomo che ha profondamente segnato la mia gioventù.

Gil
23/05/2007
Alessandro E.
Carissimi amiche e amici lettori, questo numero del "Foglio Notizie" è quasi interamente dedicato ad uno dei piloti che hanno fatto la storia dell'automobilismo mondiale: Gilles Villeneuve, pilota della Ferrari dal 1977 al 1982. Nel caso del pilota canadese, più delle statistiche, parlano le emozioni che lui ha saputo dare agli appassionati. Tornando al numero su Gilles Villeneuve, ho voluto arricchirlo con molte fotografie, per far intuire a chi, all'epoca, non seguiva la Formula 1, quanto temerario fosse questo pilota. A tutti voi, auguro una buona lettura. Tanti cari saluti.

Il picconatore sportivo
09/09/2007
Salut Gilles
Alberto S.
Sono un ferrarista sfegatato che in occasione di un viaggio in Québec, non ha potuto fare a meno di andare sul circuito di Montréal a rendere omaggio al mitico Gilles sulla linea del traguardo. Non vi nego che quando ho visto la scritta "Salut Gilles", mi sono commosso...
27/09/2007
Félix Alberto G.
Cari amici tifosi di Gilles, sono Félix Alberto dall'Argentina. Non scrivo bene l'italiano però ricordo sempre Gil e vi mando questa fotocomposizione fatta con le fotografie del mio archivio scattate durante il Gran Premio di Argentina 1980 e 1981. Ho anche visto il grande Gilles e sarà per sempre nel mio cuore. Ciao.
02/11/2007
Claudio T.
Sono un ragazzo di 17 anni venuto a contatto con la "Febbre" tramite "Il piccolo aviatore" di Andrea Scanzi, libro che consiglio caldamente di leggere a quanti non lo abbiano ancora fatto.
Mustang
Mustang
Da allora ho sempre cercato più notizie possibili su Gilles e oggi ho deciso di fare anche io qualcosa per renderne vivo il ricordo; nulla di particolare, niente foto inedite o cose del genere, ma le immagini di una Ford Mustang che io ho realizzato per il videogioco "Need for Speed Carbon", con la grafica del casco di Gil. L'auto è una Shelby GT500 e non la Mach 1 appartenuta all'Aviatore, semplicemente perché nel gioco non c'é! Sperando che vi piaccia, vi saluto e vi prego di continuare ad aggiornare il sito al meglio, come sempre fate. Ciao a tutti.
05/11/2007
Matteo D.
Vorrei segnalarvi un lavoro che ho fatto quest'estate. Si tratta di uno screenshot preso dal mio videogioco preferito: "rFactor". Ritrae naturalmente l'auto di Gilles e con Photoshop l'ho modificato, aggiungendo scritte e una sua immagine nel cielo. Spero vi piaccia.
12/12/2007
Imola 1979
Massimo C.
Sgomberando una cantina, un amico ha trovato in mezzo a un libro questa foto, scattata da lui, quindi sicuramente inedita, che ritrae il "canadese volante" nei box di Imola, presumo nell'anno 1979. Non è particolarmente spettacolare, ma comunque è un'immagine che risveglia ricordi e tempi felici della Formula 1. Grazie se vorrete pubblicarla.
15/12/2007
Linda F.

Scorrevano adagio le immagini di una vita mai fermata.
Adagio le tue mani accarezzavano quel volante che
sarebbe stato tuo per sempre.
Adagio... i tuoi occhi silenziosi abbracciavano quella
che sarebbe stata la tua strada in eterno...
Quella rossa che tra curve e affannati respiri viveva
tra il cielo e l'asfalto.
Cielo che con le sue immense braccia
ti avrebbe accolto subito dopo.
Mentre i tuoi occhi assieme al limite, chiudendosi,
accompagnarono quella lunga corsa.
Corsa che ancora oggi varca il traguardo che
ti ha reso leggenda.
Leggenda di un infinito volo verso ciò che
eternamente sarà te.
Qui... vivo tra pietre e nuvole...
Lungo quell'ombra seguita dal caldo amare che,
ancora una volta, vive sulla scia di un eterno ricordo.

A Gilles
12/01/2008
Marco
Negli anni della "Febbre Villeneuve" anch'io leggevo Autosprint e Rombo, avevo pure l'adesivo sulla mia auto. Sono andato a Imola con Autosprint ad incontrarlo e sono citato sul libro "Gilles vivo". Il poster della foto a sinistra è nel mio studio ed è firmato in originale da Marcello Sabbatini (l'allora direttore di Autosprint) e da Gil stesso. Credo che noi, i quali abbiamo amato Gilles e lo abbiamo perso, abbiamo vissuto qualcosa di speciale e difficile da spiegare. Ciao.
04/02/2008
GPA
GPA
GPA
Antonio R.
Vi invio le foto del mio ultimo lavoro: è il casco GPA usato da Gilles tra il 1979 e il 1980. Ho cercato di riprodurre tutto fedelmente; dall'imbottitura interna ai loghi degli sponsor.
09/02/2008
Valerio
Salve a tutti e soprattutto grazie agli autori di questo bellissimo sito intitolato alla memoria e al ricordo del più grande pilota di Formula 1 mai esistito: Gilles Villeneuve. Queste foto rappresentano uno dei miei piccoli contributi al mio beniamino, amico, compagno di vita, angelo custode Gil.
312T3
312T3
312T3
Questo diorama da me costruito per intero, ha come protagonista la Ferrari 312T3 del 1978. Il modello è della Tamiya in scala 1:12. È stato un lungo lavoro, ma alla fine ben ripagato (di soddisfazione naturalmente). Ci terrei molto a veder pubblicate queste tre foto, a testimonianza del mio piccolo omaggio al nostro Gil. Che la febbre Villeneuve sia sempre con noi. Dio perdona, Gilles no!
09/05/2008
Sparco
Sparco
Sparco
Enrico B.
Gentile Ventisetterosso, in occasione del ventiseiesimo anniversario della scomparsa del nostro mito, vi invio le foto della replica del suo casco realizzata personalmente sulla base di uno Sparco Formula. Un modo per averlo sempre con me nei momenti in pista. Complimenti per il sito che trovo stupendo. Saluti.
09/05/2008
126C
126C
Roberto P.
Vi mando due foto della Ferrari 126C, guidata da Gilles nel 1981, che ho potuto ammirare in esposizione il 1° di maggio presso Salvaterra in provincia di Reggio Emilia.
22/05/2008
312T4
312T4
Karl G.
Questo è il modello della Tamiya in scala 1:12, della Ferrari 312T4, nella versione che Gilles guidò nell'immenso duello di Digione 1979. Costruito dal sottoscritto, mi piacerebbe vederlo inserito in questo fantastico sito. Grazie.
24/06/2008
Alberto M.
Per me Gilles ha sempre rappresentato qualcosa di speciale ed enigmatico. Che cosa porta un bimbo di quattro anni in vacanza, un giorno a Monte-Carlo nell'agosto dell'81, a cercare le strisce sull'asfalto degli pneumatici di Gilles, settimane dopo il Gran Premio di Formula 1? Per me è un qualcosa di misterioso, spiegabile probabilmente dal fatto che all'epoca, il grado di popolarità di Gilles era fuori dalla righe... era entrato nella mia testa... in qualche modo.
312T4
Erano i primi sintomi della "Febbre Villeneuve", una cosa che i pochi fan di altri piloti non hanno mai compreso. Anche io non l'ho capito del tutto, ma l'ho accettato serenamente. Per me era già un dio anche se ero un bambino e ora ho solo vaghi ricordi. Non uscivo dal cortile perché magari ero ammalato? Non importa, l'importante era che ci fosse Villeneuve. Qualche problemino quotidiano che percepivo nella gente adulta? Non importa, domenica ci sarebbe stata la corsa di Villeneuve... Salut Gilles! Vi invio una foto che ho scovato nel web, dove Gilles prova a Fiorano con la macchina di Jody.
02/09/2008
312T4
312T4
Francesco B.
Vi invio due foto del modello della Ferrari 312T4 da me realizzato anni fa. Si tratta di un kit Tamiya in scala 1:12. Nel sito ho visto cose molto belle e fa veramente piacere essere in tanti a rivolgere un pensiero al grande Gilles.
17/09/2008
BMW 320i
Gabriele A.
Ciao. Questa slotcar in scala 1:32 è la BMW 320i Gruppo 5 guidata da Gilles nella "6 Ore" di Mosport del 1977. È stata realizzata dal mio amico Paolo D. su base Revell e con l'ausilio delle foto che ho trovato sul web.
24/10/2008
webmaster: Due immagini che raffigurano Massimiliano S., tornato a correre in kart, che ha voluto onorarci esponendo il logo di Ventisetterosso. Tanti auguri per il ritorno all'attività agonistica e speriamo di vederti presto correre in stile Villeneuve.
13/12/2008
Valerio
Salve amici del mitico "Ventisette Rosso". Dopo due mesi circa di lavoro, ho da poco terminato il modello della Ferrari 126C2 versione Gran Premio del Belgio 1982 in scala 1:12 della Fujimi, fatale purtroppo al nostro piccolo grande eroe Gilles. Un pensiero in sua memoria. Grazie.
20/12/2008
Giorgio S.
Ho voluto ricreare un contenitore che accogliesse tutte le auto guidate da Gilles. Ovviamente l'interno è di fantasia, ma ho voluto rendere omaggio anche al museo Villeneuve, ricreandone la facciata originale. Il tutto in scala 1:43.

webmaster: Questo contributo merita un commento. Voglio fare i complimenti per il risultato finale, nel quale possiamo notare molte vetture guidate da Gilles che non sono mai state riprodotte in scala. Un lavoro certosino che denota come la grande passione per Gil ci faccia ancora emozionare. Grazie.
05/01/2009
Danilo B.

Caro Gil

Freccia Rossa
scoccata nel cielo
volata nel vento
con il mio pensiero.

Emozione al guardarti
con il volante in mano
brividi al vederti
balzare così lontano
dalla tua ventisette
e cadere di peso
tutto il pubblico stette
con il fiato sospeso.

Tu che sembravi invulnerabile
ogni incidente ti vedeva illeso
anch'io quel giorno
un po' mi sono illuso
che riaprissi i tuoi occhi al mondo
che dicessi:"Ne ho abbastanza!"

Ma il tuo sonno era profondo
e non c'era più speranza.
Caro Gil, quanto ti ho pianto
e quanto ti piango ancora
come pilota ti ho amato tanto
non avevi mai paura.

Il tuo stile in controsterzo
i tuoi ruota contro ruota
da ogni altro eri diverso
la Formula 1 adesso è vuota.

La tua stella sulla terra
si è spenta sulla pista
da quel giorno ogni tifoso
così bella non l'ha più vista.
04/03/2009
Eugenio Zigliotto, grande protagonista del giornalismo sportivo negli anni in cui Gilles correva e non solo, ha voluto regalarci un frammento dei suoi personali ricordi legati alla figura del pilota canadese. Nel ringraziarlo a nome di tutti gli appassionati sportivi, eccovi di seguito il suo articolo:

La mano insanguinata.

Parlare di Gilles Villeneuve può essere facile, ma anche difficile. Soprattutto per uno come me che il canadese lo ha conosciuto molto da vicino. Aneddoti curiosi, forse sconosciuti ai più oppure imprese divenute leggendarie, nell'angolo della memoria dove li ho accatastati alla rinfusa. I ricordi legati a Gilles hanno però tutti un minimo comune denominatore: quello di un uomo, o meglio di un ragazzo, di una semplicità disarmante. La sua visione della vita era quasi ai limiti dell'ingenuità. Il mondo per lui si divideva solo in bianco o nero. Non esisteva la barriera del grigio, quella dove ogni cosa si mischia e si confonde proprio per non dare evidenza al bandolo della matassa. Il Padreterno sembrava avergli affidato una missione: essere sempre e comunque al limite. E onestamente Gilles, anche quando forse non era necessario, non si era mai tirato indietro. Costasse quel che costasse. Come a Monaco nel 1981, quando con l'ancora recalcitrante motore turbo della Ferrari, riuscì a vincere con una gara condotta sempre al di là del limite: suo, della pista e, vale la pena sottolinearlo, della monoposto! All'arrivo, dopo essere salito sul palco ed aver ricevuto, secondo consuetudine, la coppa dal Principe Ranieri, a passi veloci si avviò verso lo stand Ferrari. Riuscii a farmi largo tra la folla di meccanici e tifosi osannanti e lo affiancai per avere in anteprima le sue impressioni. Mentre sul suo volto disegnato dalla sofferenza e dalla stanchezza si apriva un sorriso, si tolse i guanti e si guardò le mani. Solo allora si rese conto che la destra sanguinava e quasi non riusciva ad aprirla. Lo sforzo sostenuto per gestire la leva del cambio durante le centinaia di cambiate richieste dal toboga monegasco, gli aveva procurato delle vesciche che aprendosi avevano acuito a dismisura la sofferenza. Ma correndo Gilles non se ne era proprio accorto. Perché la sublime sensazione di essere davanti a tutti dopo quasi due ore di strenua battaglia con la dominante Brabham Ford di Nelson Piquet (e poi con la Williams di Alan Jones, ndr) sulla pista più ostica e per di più domando un cavallo bizzarro come la nuova Ferrari turbo, aveva riempito la sua mente ed il suo corpo fino ad astrarlo anche dalla realtà dell'innegabile dolore fisico. Dovendo dare una definizione sintetica direi, anche in base a questo episodio, che tra i mille piloti che ho visto correre in quasi quaranta anni di carriera, Gilles Villeneuve era uno dei pochi che al volante raggiungeva veramente "l'estasi della velocità".

(Eugenio Zigliotto)
04/05/2009
126C
Claudio D.R.
Un ricordo di Gilles: è una mattonella che ho incorniciato.
07/05/2009
Mario C.

Il filo

Mai più, i fiati di quell'ottone soffieranno nell'aria, flebili, scomposte eppur armoniose note.
Il Musicista non è più qui. Nessuno suonerà più.

Mai più, cieche strisce di ghiaccio verranno solcate dai pattini violenti di quella slitta.
Il Fantino non è più qui. Nessuno cavalcherà più.

Mai più, azzurre onde trafitte dalla vaporosa, bianca scia di quello scafo.
Il Marinaio non è più qui. Nessuno navigherà più.

Mai più, fragoroso vento a far breccia nell'immenso, lambendo con rapidi vortici il riposo delle più alte nuvole.
L'Aviatore non è più qui. Nessuno volerà più.

Mai più, verrà fatto vibrare quel lungo filo teso nel cielo, dal tocco del cuore impavido che lo ha sempre carezzato.
L'Acrobata non è più qui. Nessuno vi salirà più.

Mai più, oppure per sempre.
Per tutti noi che come te abbiamo sempre volto uno sguardo distratto a quel filo,
incuranti di una rete forse mai posta là sotto.

13:52 - Teso e forte vibra ancora. Sta passando un'altra volta l'Acrobata.
L'ultima.

21:12 - Muto e freddo contempla l'azzurro e la quiete dei suoi orizzonti.
Si fermano i trapezi e le lunghe scale.

L'Acrobata è sceso giù. Per sempre. E nessuno in equilibrio... mai più.

Ma c'è ancora quel lungo filo, teso là in alto;
quello che unisce Berthierville a Zolder, la terra al cielo, i nostri cuori a quella stella.

Tutti appesi, tutti in bilico, per volare con lei.
La cometa Gil è ancora qui. Per brillare ancor di più.
09/05/2009
Guido R.D.R.

L'ultima curva

Stringo il cerchio
e guardo avanti
le palpebre dischiuse
ad arrivare lontano
e la spinta mi schiaccia
nel lamento dell'aria
oltre il vetro.

L'orizzonte tremola
in migliaia di occhi
che puntano il moto ebbri
di una gloria
che è ansia della fine
mentre alle spalle
una sagoma scura
mi sta rubando la scia.

Nell'istinto la lotta
per mostrare al rivale
-un tempo fratello-
l'acciaio dei nervi
rischiare e morire
o trionfo
non mi fermo a pensare.

E nella discesa
dopo la curva
l'abbraccio dei mezzi
scopre al di sopra la terra
ed il liquido rosso
che mi bagna le labbra
caldo,
ha il mio stesso sapore.
14/05/2009
Danilo Castellarin, stimato autore e giornalista, ha scritto questo articolo per ricordare Gilles.

Flashback.

Bisogna evitare di raccontarlo ai ragazzi d'oggi come guidava Gilles Villeneuve, come si batteva per una posizione di rincalzo, cosa rischiava per un secondo posto. Meglio tacere per evitare il rischio emulazione. E raccontare a pochi, sottovoce, quello che capitò al Grand Prix de France del primo luglio 1979, giusto trent'anni fa, pista di Dijon-Prenois, ottava prova del Mondiale di F.1. In testa c'è la gialla Renault 1500 turbo di Jean Pierre Jabouille e dietro due seconde guide in fregola, ansiose di farsi notare, Gilles Villeneuve su Ferrari T4 e René Arnoux su Renault. Negli ultimi giri Arnoux si è fatto sotto al ferrarista e il pubblico francese, sciovinista per vocazione, già assapora la doppietta gialla, tutti in piedi alle curve de la Bretelle e de la Combe, vive la France. Ma quando René supera la Ferrari, Gilles vede rosso. Riacciuffa l'avversario e per sei giri lo affianca, lo spinge, lo supera di forza, roba da sanzione disciplinare. Alla fine della ligne droite del Fouine, Arnoux risponde da par suo e sono ruotate, frenate al limite, sorpassi in curva, dentro e fuori traiettoria, a "la buena de dios", o la va o la spacca, guida da pelo, coi denti, le unghie, la rabbia. Avesse dovuto conquistare il titolo, forse non avrebbe rischiato tanto. Ma era questo il sentimento di Gilles: dare sempre il tutto per tutto, anche per un secondo posto, giusto per non concedere alla "Régie" la soddisfazione di una doppietta in casa. Faceva così, Gilles. Quell'anno il titolo poteva essere suo. Dopo la T3, Forghieri aveva sfornato la T4. Non era molto bella. Qualcuno l'aveva paragonata ad un aspirapolvere. Ma era molto veloce e soprattutto aveva un effetto suolo finalmente efficace. Gilles infila tre vittorie: Sud Africa, Long Beach e la corsa dei campioni a Brands Hatch, gara non valida per il Mondiale ma vetrina importante. Poi avrebbe vinto anche il G.P. Usa East. All'inizio del torneo la prima guida Jody Scheckter ha il morale sotto i tacchi e rincorre il suo scudiero. Jody aveva accettato l'ingaggio di Maranello per vincere il titolo. Ma sta per vincerlo un altro. La stampa italiana ci mette del suo schierandosi apertamente per Gilles. La tensione è nell'aria. "Non c'è niente di peggio se il tuo compagno di squadra va più forte di te", dichiara Jody, che oggi ammette: "Era onestamente difficile immaginare per Gilles un ruolo da scudiero. Se era un secondo pilota, certamente esercitava una grande pressione sul numero uno, che ero io. Era un uomo temerario. Sempre e comunque. Guidava con il cambio. Lo usava senza mai staccare il pedale dall'acceleratore, con brutalità. Se c'era una gibbosità in pista, lui non rallentava. Ci passava sopra in pieno facendo decollare l'auto che poi atterrava con violenza, sbattendo sulla trasmissione. Sapeva che questo gli sarebbe potuto costare il ritiro, ma per Gilles le mezze misure non esistevano, c'era solo il massimo, sempre e comunque. Quando a Digione riportò ai box la sua Ferrari era rovente in ogni centimetro quadrato." Se lo ricorda bene anche René Arnoux: "Iniziammo a duellare a sei giri dalla fine. Non mollammo mai e fu una fortuna perché se uno dei due lo avesse fatto le ruote si sarebbero agganciate facendo schizzare le macchine per aria, disegnando un looping dagli effetti imprevedibili. Ma il bello di quella storia fu che sul podio ci scambiammo risate e pacche sulle spalle e nessuno dei due si arrabbiò. Solo guardando la registrazione capii quanti rischi avevamo corso."

(Danilo Castellarin)
19/07/2009
Claudio T.
Quest'anno ho dovuto sostenere gli esami di Stato e, per collegare le materie con la tesina, ho scelto di analizzare il libro "Il piccolo aviatore" di Andrea Scanzi e quindi di presentare Gilles. Allego la tesina in modo che possa anche servire da spunto per chiunque voglia fare qualcosa di simile. Ringrazio infine il fondatore del sito che, insieme alla consulenza di Scanzi, è stato fondamentale per realizzare la tesina stessa.

Gilles
11/10/2009
Anna N.
Altre due poesie dedicate a Gilles:

Il vento dei ricordi

È Maggio ancora,
sul nero asfalto,
si toccano in un battito le ciglia
e quel giorno
è ormai volato
come un soffio, come un tuono:
lo stesso che passò sulla tua vita
lasciando posare sul tuo coraggio
il vento dei ricordi.
Ed oltre

Il vento dei ricordi
si è posato su di me.
Il vento dei ricordi,
le gocce amare del pianto di oggi
se pure acri scaldano il mio cuore.
Per quel poco tempo che sei stato
hai avvolto di splendore l'alba
ed illuminato l'ora del tramonto.
Dispensando sentimenti senza chiedere
nulla più.
Oggi grazie a te,
al tuo moto d'essere stato così vivo,
posso rivivere quel soffio
quel tuono che si posò sul tuo coraggio
lasciando qualcosa anche dentro me.
Ed il tuo caro ricordo
un vento caldo e gradevole
che mi sa cullare e ristorare
da sempre e per sempre.
20/02/2010
Ciao, mi chiamo Mauro e sono un fan del mitico Gilles Villeneuve (quando ci ha lasciato avevo 17 anni). Ho scoperto questo bellissimo sito l'anno scorso mentre stavo cercando in Internet i modellini in scala delle Ferrari, da lui guidate nella sua carriera. Fermandomi a guardare e leggere il contenuto del sito, ho potuto ricordare e apprezzare nuovamente quello che Gilles è stato nella sua vita sportiva e non. Il vostro sito mi ha anche aiutato nella ricerca dei modellini delle Ferrari pilotate da Gilles e sono così riuscito a recuperare i vari modelli in scala 1:43, anche se per alcuni (soprattutto le T2-T3-T4-T5) ho avuto un po' di difficoltà. Sempre grazie al sito ho poi preso spunto per realizzare un mini diorama per poter raccogliere le Ferrari utilizzate dal 1978 al 1982. Vi allego alcune foto sperando che siano di vostro gradimento. Grazie ancora e ciao a tutti.

webmaster: Ottimo lavoro, grazie a te per il contributo.
01/05/2010
Massimiliano S.
Ciao webmaster. Se vuoi pubblicarla, questa è la foto dello schieramento in finale 100 Italia, Trofeo Vega, a Castelletto di Branduzzo. Se fai lo zoom sul kart nero vedrai il logo del campione. Per motivi di lavoro non sono in condizioni fisiche per poter correre a buoni livelli ma, come vedi, c'è qualcuno che porta avanti o davanti, il logo di Ventisetterosso. Grazie e a presto.

webmaster: Apprezzo moltissimo il tuo gesto che mi onora ancor prima di qualsiasi tuo risultato.
10/07/2010
Karl G.
Ho appena finito questo "wallpaper" (1280x1024) in memoria di Gilles. Mi piacerebbe vederlo nel sito, così facendo, potrebbe essere scaricato dagli appassionati come noi.

webmaster: Grazie Karl, eccoti accontentato. Molto bello.
09/09/2010
Alessandro B.
Ho fatto queste foto a luglio alla "Galleria Ferrari". Mitico Gilles!
08/01/2011
Cosimo C.
Vi invio il seguente collage di foto creato da me in onore di Gilles Villeneuve. Se volete, potete pubblicarlo.
12/02/2011
Alessandro B.
Alcuni miei diorami e modelli.
21/02/2011
Antonio R.
Questi sono diversi collage di Gilles che ho fatto qualche anno fa. Se volete, potete inserirli nella sezione contributi. Ciao e a presto.
24/02/2011
Antonio R.
Vi invio alcune foto scattate a Gilles nel Gran Premio di Imola del 1982, quindi la sua ultima corsa.
19/05/2011
Alessandro B.
Ho appena finito la mitica Ferrari 126C2 di Gilles. Vi invio anche le foto della 312T3. Sono due kit Protar. Ciao
Protar
Protar
Protar
Protar
Protar
18/07/2011
Michele M.
Salve. Vi invio le foto dell'ultimo modello che ho terminato dopo tre mesi di lavoro. Questa è la Ferrari 126C con la quale Villeneuve vinse in Spagna, nel 1981, dopo una gara memorabile. Ho cercato di renderlo il più reale possibile e spero che faccia piacere a tutti i fans del grande Gilles.
126C
126C
126C
126C
08/12/2011
Mirna R.
Vi avevo contattato per avere informazioni su Gilles poiché volevo realizzare la grafica per un figurino in scala 1:12. Vi invio la foto del figurino completato, ma vorrei dirvi una cosa: Villeneuve era l'idolo di mio marito, il quale ha iniziato a seguire la Formula 1 proprio grazie a lui, poi è diventato un collezionista e ha cominciato (quando aveva 14 anni, ora ne ha 45) a fare lui stesso i modelli. Questo figurino di Gilles è per un amico e realizzarlo per noi è stato emotivamente molto coinvolgente. Quasi quasi... non lo so dire, un oltraggio. Senza il vostro aiuto non saremmo stati in grado di realizzarlo, abbiamo cercato le fonti per mesi. Soprattutto per la grafica, in quanto la parte del figurino (stamparlo, trovare un casco simile, colorarlo a mano) è più o meno la stessa cosa sempre.
GV
GV
GV
Poi il colore del casco, su misura, realizzato apposta. Poi la tuta di quel colore panna/avorio che in foto non si vede mai bene, neanche nelle nostre foto. Ci siamo resi conto, facendolo, che non sarebbe mai stato perfetto. Mai. Mai in confronto all'immensità di Gilles. Ci facciamo comunque coraggio e ve lo mostriamo. Speriamo che la cosa vi faccia piacere, siamo dei piccolissimi artigiani. Grazie mille per tutto ed ora ecco le foto del figurino appena finito (il casco non è incollato). Cordialissimi saluti.
19/12/2011
Loghi
Antonio R.
Sperando di fare contento qualche fan di Villeneuve, vi invio la riproduzione degli adesivi applicati sui caschi di Gilles nelle varie versioni. Spero possano essere utili a qualcuno. Un saluto a tutti.

webmaster: cliccate su download per scaricare il file in formato zip (1.18MB).
17/03/2012
Mario C.
Digione '79: e fu Leggenda.

Un nastro d'asfalto che si snoda fra colline brulle della campagna francese, ingiallito lungo i bordi, dalla sabbia arida del primo caldo giorno di Luglio.

Sabbia turbata nella sua quiete da due frecce impazzite, macchie colorate, pioniere di traiettorie invalicabili, impensabili per qualsiasi razionale giudizio.

Ma cosa ci può essere di razionale in un'anima guerriera e libera come il Vento burrascoso che spazza quella sabbia in un vortice dorato?

Quel Vento fragoroso, che come un tuono si infrange sulle leggi della meccanica, che deride ogni più logico principio di energia cinetica, ci desta dal nostro schematico torpore mentale.

6 giri; rallentano i minuti, accelerano i cuori; e fu il brivido.
La più ovvia conseguenza allo stimolo del Vento.

Vento di passione, che ci inebria, che ci solca, che ci riempie d'immenso.

È di quei brividi che abbiamo nutrito i nostri sguardi; per un soffio; per una vita.
Attimi avvolti nell'atmosfera leggiadra di valori puri e antichi, dominata da cavalieri di altri tempi; da cavalieri del tempo.

Il tempo che sfugge.
Il tempo che copre, nel trascorso, ogni bagliore e ogni oscurità,
Il tempo che sfoglia gli anni come pagine di giornale e che al tramonto, allunga le ombre sull'asfalto.

Ma non quelle del primo caldo giorno di Luglio.

Il tempo è rimasto chiuso fuori dalle colline della Borgogna. Sta lì. Assiste.

Alle staccate al limite, forzando la vita su freni ormai assenti...
A curve eterne, ruota su ruota...
A gomme che stridono, sull'ultimo strato che copre le tele...
A quelle macchie colorate che scivolano su linee astratte, che creano la pista, là dove pista non c'è...
A guanti serrati su pomoli di rovere, branditi come else di spade...

Al brivido...

E allora dico grazie a Voi.
A Gil e a René.
A Voi macchie impazzite.
A voi Cavalieri che sollevate la sabbia sui cordoli.

Grazie per non avermi risparmiato nulla, tranne schemi ed omologazioni.

A chi colloca moralismi ed aggettivi, lascio la razionalità.
Io mi cullo avvolto nel mio Vento, che 30 anni dopo, soffia ancora e forte.

La macchia rossa affianca la gialla... e vola via!

Ti ricordi la Formula 1 Gil?
Sì, per me è ancora Digione '79.
08/05/2012
126C2
126C2
126C2
Michele M.
Salve. Vi mando le foto del secondo modello di Gilles che ho appena terminato, la Ferrari 126C2. Ciao a tutti e spero che piaccia per il trentennale della sua scomparsa.
08/05/2012
Mario C.

126C2

C'è chi dice che siano trascorsi trent'anni da quando il filo dell'Acrobata ha smesso di vibrare;
da quando i trapezi e le lunghe aste hanno trovato la loro quiete.

C'è anche chi dice che siano trascorsi trent'anni da quando l'Aviatore se n'è volato via, guardando le stelle;
da quando, abbassando la visiera come un sipario, ha chiuso un'epoca dietro la scia della sua cometa.

C'è persino chi giura che siano trascorsi trent'anni da quando quella rossa foglia d'acero disegnava cerchi scomposti nel vento, lusingando gli alti rami delle Fiandre.

Non so perché lo dicano.

Non so se è stato trent'anni fa o solo un momento fa.

Non importa.

Quel che so, è che Gilles sarà.

Sarà fra un attimo. Sempre...
28/05/2012
acquerello
Sergio T.
Ottimo sito! Dipingo, scrivo, suono e compongo... insomma m'interessa tutta l'arte e naturalmente Gilles. Vi allego un acquerello e una poesia che ho riprodotto sullo stesso. Fatemi sapere se vi piace e se lo pubblicate. Ciao.
22/10/2013
desktop
Gianfranco F.
Questa è solo una mia piccola idea di foto per il desktop. Se ti piace vorrei poterla condividere, se no fa niente. Mi piace comunque che stia sul mio desktop. Ciao e buona giornata.
31/12/2015
magnum ford
Fabio C.
Ho realizzato in scala 1:43 la Formula Ford Magnum MkIII, con la quale Gilles corse e vinse il campionato del Quebec nel 1973. Un mio piccolo modo per ricordarlo.
09/01/2016
Michele G.
Ciao a tutti di Ventisetterosso, vi invio la foto del quadro che ho fatto fare ad un mio amico pittore. Il quadro in questione, un’opera unica, è un olio fatto su plexiglass e raffigura il mitico Gilles a bordo della 126C2. Ho voluto chiedere questo al mio carissimo amico che ringrazio del suo ottimo lavoro, proprio per la passione che ho nei confronti del piccolo aviatore che per me e per tutti noi è un grande idolo. Vi allego anche alcune immagini di un mio personale contributo al grandissimo Gilles Villeneuve. Si tratta di un kit della Italeri in plastica, scala 1:12 della Ferrari 312T4.
126C2
T4
T4
T4
14/01/2016
Antonio R.
Questa è la replica del casco Bell che Gilles usò all'inizio della stagione di Formula 1 nel 1978. Ho cercato di riprodurla al meglio in funzione della forma del casco che possedevo, colori e adesivi soprattutto. A me piace molto e sono veramente soddisfatto del risultato. Allego anche alcune foto di modellini Protar delle Ferrari di Gilles che ho assemblato un po' di anni fa.
bell
bell
bell
protar
protar
protar
18/01/2016
126C2
126C2
Emilio S.
Salve a tutti, oggi è il 18/01/2016 e sarebbe stato il compleanno del mitico Gilles. Volevo ricordarlo con queste due foto del modellino della Ferrari 126C2, la versione di Zolder dell'8 maggio 1982 in scala 1:12, l'ultima Ferrari guidata da Gilles. L'ho costruita qualche anno fa, partendo dalla base della scatola di montaggio della Protar alla quale ho poi apportato parecchie modifiche di dettaglio. È un piccolo segno per ricordare un grande pilota che rimarrà per sempre nel mio cuore.
14/02/2016
red racing
red racing
Alessandro B.
Prima di tutto complimenti per il bellissimo sito. Siamo una squadra di kart che corre nella Endurance Series. Il Red Racing Team è nato da poco grazie ad un gruppo di tre veri amici con la passione per il mitico Gilles. Abbiamo fondato la squadra ufficialmente l'8 maggio 2015 e il nostro simbolo direi che non lascia dubbi, così come il nostro numero ufficiale di gara. Speriamo che il contributo vi faccia piacere.
07/05/2016
Antonio T.
Buonasera. Ogni tanto mi ritrovo a navigare sul sito web di Ventisetterosso e mi è venuta l'idea di farle pervenire un mio "lavoretto". L'inverno scorso, avendo tempo, mi sono messo in testa di riscoprire e ripercorrere gli esordi del nostro eroe. L'idea era nata dalle riviste da me conservate gelosamente in garage (AUTOSPRINT e ROMBO) e da lì sono risalito a quanto pubblicato su di lui. Mi sono concentrato solo sugli anni che hanno preceduto il suo esordio ferrarista. Certo, messa così, può apparire banale o presuntuosa. Non so come potrà giudicare... io non ho nessuna velleità. L'ho fatto solo per mio personale diletto, nessun altro ha avuto il piacere di vederla (neanche un figlio a cui l'avevo proposta). Ho trovato particolarmente interessante rileggere quello che allora si diceva, prima che la Storia venisse raccontata! Ripercorrere gli esordi, rivedere le prime immagini fotografiche, rileggere i commenti di Franco Lini... Io l’ho trovato bellissimo. In attesa di un giudizio...
aviatore al decollo

webmaster: Il giudizio non può che essere positivo. Credo che in ben pochi si siano cimentati nella ricerca di dettagli del passato di Gilles prima che il suo Mito diventasse tale. Una documentazione certosina che di certo non passerà inosservata agli occhi dei tanti appassionati che frequentano Ventisetterosso. Grazie per l'impegno e per la tua passione.

19/03/2017
Fabio C.
Ecco qui, dopo la Formula Ford Magnum MKIII che avevo postato, adesso arrivano anche le March 76B in quattro versioni diverse con le quali Gilles corse e vinse il campionato di Formula Atlantic nel 1976.
March 76B
March 76B
March 76B
March 76B
08/05/2017
Angelo C.
Ciao, oggi è il giorno “del ricordo”, oggi che sono 35 anni senza Gilles vorrei inviarvi un mio personale, piccolo, ricordo di una giornata particolare che è rimasta impressa per sempre nella mia mente, nel mio cuore. Vi ringrazio per l’attenzione che vorrete dedicarmi. Un caro saluto.
Io e Gilles.

Sono qui a ridosso di questa striscia di asfalto,
striscia di asfalto famosa in tutto il mondo
con i suoi nomi altisonanti, Lesmo, Ascari, Parabolica.
Sono qui in un assolato pomeriggio di agosto
dove si corre ma non si corre,
le chiamano prove, prove di fine agosto.
C’è una strana calma nell’aria che tiene lontano
le emozioni della gara, l’adrenalina che sale
quando si aspetta il via, quando scatta il via.
Ma non è così, non può essere così, non è mai così
quando si è in attesa, in trepidante attesa,
di quella striscia rossa che porta quel magico numero,
quel ventisette che ha conquistato il mio cuore,
quel ventisette simbolo e portatore di temerarietà,
di coraggio ma anche di rispetto e di amicizia.
Sono qui a ridosso di una delle curve più affascinanti, più difficili
dove vengono regalate emozioni indimenticabili.
Il suo nome inganna perché “seconda” non lo è proprio,
anzi, la storia la descrive, la ricorda cavalcata,
domata dai nomi più eroici di quella strana stirpe di uomini
che Enzo definì “piloti, che gente”.
Sono qui al cospetto della “seconda di Lesmo”, sono qui e aspetto.
Passano i bolidi di quello che chiamano “il circo della Formula Uno”,
passano colori diversi, numeri diversi.
Si sente il rombo assordante dei motori che accompagnano ogni passaggio
anche se, questa volta, la mia attesa è quella di un sibilo,
di un sibilo che traccia una nuova strada, una nuova avventura,
la chiamano “era del turbo”.
Passano le ore, il sole perde la sua forza di luce e di calore
i bolidi si fanno sempre più rari e nel tempio della velocità
la vittoria sta passando nelle mani del silenzio, della quiete
che si prende la sua rivincita.
Prendo coscienza della mia sconfitta e abbandono il mio presidio
di sentinella attenta e trepidante.
A fatica sopporto il mio incedere stanco che segue il sole che scende
per conquistare il riposo, non ho vissuto il mio sogno,
non ho vissuto quell’emozione.
Poi un brivido mi scuote, mi fermo, tendo le orecchie, ascolto, ascolto,
sento il sibilo tanto atteso, butto gli occhi sulla piccola striscia di asfalto
che ancora riesco a intravedere tra gli alberi.
Eccola la striscia rossa, eccolo il numero magico,
è passato veloce come in un sogno.
Si riaccende la speranza, si anima la gioia,
torno sui miei passi, riconquisto la mia posizione
sovrano, solo, padrone di quel pezzo di asfalto che chiamano
“seconda di Lesmo”.
Sono euforico, scalo la rete, su, su fino alla fine,
fino a quel filo spinato che mi chiude come in una prigione.
Solo quel filo spinato di passione mi divide dalla pista e da te,
aspetto, tendo le orecchie e finalmente risento quel sibilo sempre più forte,
sempre più vicino, sempre più vicino, sempre più vicino.
Sono pronto, sono qui.
Eccola la striscia rossa, eccolo il mio ventisette.
Lo vedo finalmente, lo vedo uscire da questa “seconda” con le ruote
aggrappate alla pista, girate a compensare una sbandata,
vedo il movimento sul volante, la macchina riprende la via
e corre, corre, corre.
In quell’attimo ho visto i tuoi occhi incrociarsi con i miei occhi,
la tua grinta incrociare il mio cuore pieno di passione
che voleva stringerti e ringraziarti per tutte le gioie che mi hai dato.
Non ho più rivisto quella striscia rossa, non ho più rivisto quel ventisette
perché poco tempo dopo sei volato via,
per inseguire fino alla fine e a qualunque costo la tua passione,
per rendere giustizia ad un tradimento subito
da quella striscia rossa gemella,
per invocare quel rispetto che spesso ai giusti non viene concesso.
Non so quale è stato il confine tra sogno e realtà,
ma so che quell’attimo è rimasto scolpito nel mio cuore,
che esso è vivo ancora oggi al cospetto dei tanti anni passati.
So che quando chiudo gli occhi e ripenso a quel sibilo,
mi batte ancora forte il cuore,
e attraverso la lacrima che scende sul mio volto
vedo ancora quella striscia rossa,
vedo ancora quel magico ventisette su quella fiancata
dove il tuo nome è rimasto inciso per sempre
così come nel mio cuore...
Ciao Gilles, indimenticabile amico mio.

webmaster: Mi è quasi sembrato di vederlo passare... Grazie per le tue bellissime parole.

09/05/2017
wallpaper
Antonio R.
Ho pensato di fare questo wallpaper per il mio PC. A me piace tanto e vorrei condividerlo con voi.

webmaster: grazie per questo bellissimo regalo.
03/06/2017
gil
126C
Antonio R.
Ho riprodotto due tra i più bei poster (se non i più belli in assoluto per me) del nostro Gilles, pubblicati dalla rivista AUTOSPRINT. Spero che possiate inserirli nella sezione contributi. Questo è un regalo che faccio a tutti quelli che amano e non dimenticano Gilles.

webmaster: Grazie Antonio. Cliccate su poster Gil per scaricare il file in formato jpg (6.68MB), dimensioni 80x117cm. e poster 126C per scaricare il file in formato jpg (5.95MB), dimensioni 90x60cm.
13/07/2017
Francesco F.
Un ricordo di Gil a quarant'anni dal suo debutto in Formula 1.
ricordare gilgil e joanna
21/11/2019
Fabio F.
Il mio contributo al nostro eroe Gilles. Buona Lettura.

Gilles
21/12/2020
Antonio R.
Vi invio le foto del casco di Gilles replica del 1981.
gpa 1981
gpa 1981
gpa 1981
gpa 1981
gpa 1981
gpa 1981
11/10/2021
Antonio R.
Vi invio le foto del mio ultimo lavoro: è il casco GPA di Gilles usato nel 1982.
gpa 1982
gpa 1982
gpa 1982
gpa 1982
gpa 1982
gpa 1982
10/05/2022
Marco
Ho già scritto sulla "insuperabilità" di certi momenti nella vita. Forse per gli appassionati è una "insuperabilità collettiva".
A così tanti anni di distanza nessuno è ricordato in questo modo pur non avendo raggiunto traguardi che altri hanno stra-surclassato. Questo la dice lunga sul segno che ha lasciato. Che ci ha lasciato! Ho aspettato per farmi un regalo, che è arrivato a casa mia il 18 di gennaio (strano il destino) e che mi è stato consegnato qualche settimana fa trasformato. L'ho fatto fare per essere usato e lo userò, ma confesso di avere un timore reverenziale.
Spero che sia un modo per onorarlo, perché anche solo il pensiero di emularlo... è semplicemente eresia.
GV
GV
GV
18/07/2022
Antonio R.
Vi invio le foto del casco da me realizzato, la replica di quello usato da Gilles a inizio stagione 1978.
bell 1978
bell 1978
bell 1978
bell 1978
bell 1978
28/04/2023
Antonio R.
Vi invio le foto del mio casco replica del 1979 di Gilles.
bell 1979
bell 1979
bell 1979
bell 1979
bell 1979
bell 1979
su
Gilles Villeneuve


Era giunto in cima alla sua montagna e certamente, da lassù, vedeva le cose in un'ottica
diversa  dalla  nostra,  di  noi  che,  umili  formiche,  abbiamo  scelto  di  vederle  dal  basso.


(Jeff Hutchinson da "Grand Prix International magazine" del 13 maggio 1982)