logo ventisetterosso
Gilles Villeneuve
top 12
Gilles Villeneuve ha vinto solamente sei Gran Premi nella sua breve carriera in Formula 1, ma la sua storia agonistica è costellata da episodi che ne hanno fatto una leggenda, un pilota inimitabile. Gil aveva catturato tutti, ma pochissimi avevano visto con chiarezza la sua diversità, l'avevano solo intuita, ciascuno a modo proprio. Chi era colpito dal suo coraggio, chi dalla sua sincerità, chi dalle sue imprese goliardiche in elicottero o sull'autostrada, chi solo dal suo aspetto e dai suoi modi gentili.
Il risultato era il medesimo: l'affetto e l'ammirazione per un ragazzo migliore degli altri, sia sulla pista che fuori. In questa pagina sono raccontati dodici Gran Premi che in qualche modo lo hanno visto protagonista; sono stati scelti in base ai ricordi e alle emozioni che hanno lasciato nel cuore di tutti noi e sicuramente, oltre a quelli vinti, ce ne sono tanti altri significativi perché se così non fosse stato, il piccolo canadese non sarebbe diventato il pilota del quale non potremo mai dimenticarci.
Spero che rievocandone le imprese e riproponendo le sue immagini, si riesca ad attenuare, benché in lieve misura, il rimpianto e l'amarezza per quei giorni che non torneranno mai più. Il semaforo è verde, scatta Gilles!
16 luglio 1977 - Gran Premio di Gran Bretagna - Circuito di Silverstone
Griglia di partenza
start
1
James Hunt
(McLaren M26)
2
John Watson
(Brabham BT45B)
3
Niki Lauda
(Ferrari 312T2)
4
Jody Scheckter
(Wolf WR2)
5
Gunnar Nilsson
(Lotus 78)
6
Mario Andretti
(Lotus 78)
7
Hans-Joachim Stuck
(Brabham BT45B)
8
Vittorio Brambilla
(Surtees TS19)
9
Gilles Villeneuve
(McLaren M23)
10
Ronnie Peterson
(Tyrrell P34)
11
Jochen Mass
(McLaren M26)
12
Alan Jones
(Shadow DN8)
13
Rupert Keegan
(Hesketh 308E)
14
Carlos Reutemann
(Ferrari 312T2)
15
Jacques Laffite
(Ligier JS7)
16
Patrick Tambay
(Ensign N177)
17
Arturo Merzario
(March 761B)
18
Patrick Depailler
(Tyrrell P34)
19
Brett Lunger
(McLaren M23)
20
Jean-Pierre Jarier
(ATS Penske PC4)
21
Jean-Pierre Jabouille
(Renault RS01)
22
Emerson Fittipaldi
(Fittipaldi F5)
23
Vern Schuppan
(Surtees TS19)
24
Ian Scheckter
(March 761B)
25
Riccardo Patrese
(Shadow DN8)
26
Patrick Neve
(March 761)
Non qualificati:

Alex Ribeiro (March 761)
Clay Regazzoni (Ensign N177)
Brian Henton (March 761)
Emilio De Villota (McLaren M23)
gran bretagna

68 giri - 320,824 Km.


Ordine di arrivo:

1° - James Hunt (McLaren M26)
2° - Niki Lauda (Ferrari 312T2)
3° - Gunnar Nilsson (Lotus 78)
4° - Jochen Mass (McLaren M26)
5° - Hans-Joachim Stuck (Brabham BT45B)
6° - Jacques Laffite (Ligier JS7)
11° - Gilles Villeneuve (McLaren M23) a 2 giri



Pole position:

James Hunt (McLaren M26)
1'18"49


Giro più veloce:

James Hunt (McLaren M26)
1'19"60





silverstone 77
Debutta la Renault turbo con Jabouille, ma compie solo sedici giri. Debutta Patrick Tambay con la Ensign, ma non riesce a coprire quattro giri. Debutta Gilles Villeneuve con la McLaren e arriva undicesimo. Gil è la vera rivelazione del week-end dopo il nono tempo nelle qualifiche. Nelle prove libere della domenica mattina, il canadese è addirittura il più veloce. "Di Villeneuve sentirete parlare moltissimo e molto presto" scrissero i giornali. Dopo nove mesi di astinenza, Hunt ritorna sul podio da vincitore. Nei momenti bui non aveva mai perso fiducia e aveva sempre dichiarato che per lui la vittoria era dietro l'angolo. Cosa che non si può dire per Watson, ancora una volta sfortunatissimo. Il pilota inglese, partito magnificamente, ha mantenuto il comando sino a che un difetto di alimentazione non lo ha messo fuori gara. In quel momento Hunt, che aveva avuto ragione prima di Scheckter e poi di Lauda, ha corsa vinta, dato che riesce a superare Watson senza difficoltà. Lauda firma la piazza d'onore con la Ferrari. Per Villeneuve c'è anche un'inaspettata sosta ai box per un controllo, ma nonostante tutto è molto contento della sua prova, pur non dimostrando apertamente il suo entusiasmo: "Sono un tipo calmo, credo, e ci vuole veramente qualcosa di molto grosso per farmi fare i salti di gioia. Non mi esalto facilmente."






silverstone 77
silverstone 77
silverstone 77
silverstone 77
2 aprile 1978 - Gran Premio degli Stati Uniti Ovest - Circuito di Long Beach
Griglia di partenza
start
1
Carlos Reutemann
(Ferrari 312T3)
2
Gilles Villeneuve
(Ferrari 312T3)
3
Niki Lauda
(Brabham BT46)
4
Mario Andretti
(Lotus 78)
5
John Watson
(Brabham BT46)
6
Ronnie Peterson
(Lotus 78)
7
James Hunt
(McLaren M26)
8
Alan Jones
(Williams FW06)
9
Riccardo Patrese
(Arrows FA1)
10
Jody Scheckter
(Wolf WR3)
11
Patrick Tambay
(McLaren M26)
12
Patrick Depailler
(Tyrrell 008)
13
Jean-Pierre Jabouille
(Renault RS01)
14
Jacques Laffite
(Ligier JS7)
15
Emerson Fittipaldi
(Fittipaldi F5A)
16
Jochen Mass
(ATS HS1)
17
Vittorio Brambilla
(Surtees TS19)
18
Rolf Stommelen
(Arrows FA1)
19
Jean-Pierre Jarier
(ATS HS1)
20
Clay Regazzoni
(Shadow DN8)
21
Arturo Merzario
(Merzario A1)
22
Didier Pironi
(Tyrrell 008)
Non qualificati:

Brett Lunger (McLaren M23)
Lamberto Leoni (Ensign N177)
Non partiti:

Rupert Keegan (Surtees TS19)
Hans-Joachim Stuck (Shadow DN9)
u.s.a.w

80 giri - 260,080 Km.


Ordine di arrivo:

1° - Carlos Reutemann (Ferrari 312T3)
2° - Mario Andretti (Lotus 78)
3° - Patrick Depailler (Tyrrell 008)
4° - Ronnie Peterson (Lotus 78)
5° - Jacques Laffite (Ligier JS7)
6° - Riccardo Patrese (Arrows FA1)
Non classificato:
Gilles Villeneuve (Ferrari 312T3)
Ritirato al 38° giro per incidente.



Pole position:

Carlos Reutemann (Ferrari 312T3)
1'20"636


Giro più veloce:

Alan Jones (Williams FW06)
1'22"215





long beach 78
Due Ferrari in prima fila: Villeneuve è a due decimi dal suo caposquadra. Potrebbe essere la corsa del piccolo canadese, appena rimessosi da una fastidiosa malattia (gli orecchioni). Alla fine del primo rettilineo, Reutemann è in testa, ma alla prima curva a tornante viene toccato da Watson e Andretti. La Ferrari si scompone leggermente, perde il ritmo e Villeneuve passa in testa. A meno di nove mesi dal suo primo Gran Premio e a sei mesi dal suo debutto con la Ferrari, Gilles ha già saputo portarsi in vetta. Si vede che il ritmo del canadese è autentico, non frena cioè nessuno, anzi, il vantaggio pare aumentare. Al decimo passaggio l'ordine è questo: primo Villeneuve, secondo Lauda e terzo Reutemann. Niki è nel sandwich delle Ferrari. Mentre Alan Jones attacca e supera Andretti, Gilles porta il suo vantaggio a due secondi e mezzo. Al ventottesimo giro Niki Lauda rimane improvvisamente senza accensione e va diritto alla prima curva. Alla trentottesima tornata il fattaccio: Villeneuve si trova a doppiare Regazzoni; dopo averlo seguito per qualche curva, decide di passarlo nella parte mista, la più difficile del circuito. Clay non vede arrivare la Ferrari del canadese e chiude la traiettoria dove Villeneuve si era appena infilato. La T3 vola sulla Shadow. Gilles deve abbandonare, Reutemann non ha più avversari e vince.







long beach 78
long beach 78
long beach 78
long beach 78
10 settembre 1978 - Gran Premio d'Italia - Circuito di Monza
Griglia di partenza
start
1
Mario Andretti
(Lotus 79)
2
Gilles Villeneuve
(Ferrari 312T3)
3
Jean-Pierre Jabouille
(Renault RS01)
4
Niki Lauda
(Brabham BT46)
5
Ronnie Peterson
(Lotus 79)
6
Alan Jones
(Williams FW06)
7
John Watson
(Brabham BT46)
8
Jacques Laffite
(Ligier JS9)
9
Jody Scheckter
(Wolf WR5)
10
James Hunt
(McLaren M26)
11
Carlos Reutemann
(Ferrari 312T3)
12
Riccardo Patrese
(Arrows A1)
13
Emerson Fittipaldi
(Fittipaldi F5A)
14
Didier Pironi
(Tyrrell 008)
15
Clay Regazzoni
(Shadow DN9)
16
Patrick Depailler
(Tyrrell 008)
17
Hans-Joachim Stuck
(Shadow DN9)
18
Derek Daly
(Ensign N177)
19
Patrick Tambay
(McLaren M26)
20
Bruno Giacomelli
(McLaren M26)
21
Brett Lunger
(McLaren M26)
22
Arturo Merzario
(Merzario A1)
23
Vittorio Brambilla
(Surtees TS20)
24
Nelson Piquet
(McLaren M23)
Non qualificati:

Héctor Rebaque (Lotus 78)
Harald Hertl (ATS HS1)
Michael Bleekemolen (ATS HS1)
"Gimax" (Surtees TS20)
italia

40 giri - 232,000 Km.


Ordine di arrivo:

1° - Niki Lauda (Brabham BT46)
2° - John Watson (Brabham BT46)
3° - Carlos Reutemann (Ferrari 312T3)
4° - Jacques Laffite (Ligier JS9)
5° - Patrick Tambay (McLaren M26)
6° - Mario Andretti (Lotus 79)
7° - Gilles Villeneuve (Ferrari 312T3)



Pole position:

Mario Andretti (Lotus 79)
1'37"520


Giro più veloce:

Mario Andretti (Lotus 79)
1'38"230





monza 78
Peterson distrugge la sua Lotus nelle prove libere del mattino. Parte allora con il vecchio muletto sul quale è stato montato il suo motore. Andretti è in pole position, lo affianca a pochi centesimi un sempre più credibile Villeneuve. La partenza è drammatica: all'imbuto che conduce verso la prima chicane, Patrese e Hunt si toccano, quest'ultimo urta Peterson. La Lotus finisce contro le protezioni e si incendia. Segue il finimondo; una ruota finisce sul casco di Brambilla che sviene. Vittorio se la caverà comunque molto bene, mentre Ronnie viene immediatamente ricoverato presso l'ospedale più vicino. È una corsa stregata quel giorno, la gara è subito sospesa, la seconda partenza viene data circa tre ore più tardi. Villeneuve scatta in testa trascinandosi Andretti. Si parla subito di partenza anticipata. Al nono giro la notizia è ufficiale: Villeneuve e Andretti sono penalizzati di un minuto. I due conducono in testa da veri mattatori. Fino a quando le gomme reggono, Gilles è insuperabile, poi deve cedere ed al trentacinquesimo giro (sui quaranta previsti) Mario lo supera. La bandiera sventola davanti alla Lotus, ma Andretti, con il minuto di penalizzazione, è solo sesto e virtualmente campione del mondo. La vittoria va a Niki Lauda che non salirà sul podio. È la vigilia di un giorno triste per l'automobilismo, Ronnie Peterson morirà il giorno dopo per embolia.




monza 78
monza 78
monza 78
monza 78
13 maggio 1979 - Gran Premio del Belgio - Circuito di Zolder
Griglia di partenza
start
1
Jacques Laffite
(Ligier JS11)
2
Patrick Depailler
(Ligier JS11)
3
Nelson Piquet
(Brabham BT48)
4
Alan Jones
(Williams FW07)
5
Mario Andretti
(Lotus 80)
6
Gilles Villeneuve
(Ferrari 312T4)
7
Jody Scheckter
(Ferrari 312T4)
8
Clay Regazzoni
(Williams FW07)
9
James Hunt
(Wolf WR8)
10
Carlos Reutemann
(Lotus 79)
11
Jean-Pierre Jarier
(Tyrrell 009)
12
Didier Pironi
(Tyrrell 009)
13
Niki Lauda
(Brabham BT48)
14
Bruno Giacomelli
(Alfa Romeo T177)
15
Héctor Rebaque
(Lotus 79)
16
Riccardo Patrese
(Arrows A1B)
17
Jean-Pierre Jabouille
(Renault RS10)
18
René Arnoux
(Renault RS10)
19
John Watson
(McLAren M28B)
20
Hans-Joachim Stuck
(ATS D2)
21
Jan Lammers
(Shadow DN9)
22
Jochen Mass
(Arrows A1B)
23
Emerson Fittipaldi
(Fittipaldi F5A)
24
Elio De Angelis
(Shadow DN9)
Non qualificati:

Patrick Tambay (McLaren M26)
Arturo Merzario (Merzario A2)
Derek Daly (Ensign N177)
Gianfranco Brancatelli (Kauhsen WK1)
belgio

70 giri - 298,340 Km.


Ordine di arrivo:

1° - Jody Scheckter (Ferrari 312T4)
2° - Jacques Laffite (Ligier JS11)
3° - Didier Pironi (Tyrrell 009)
4° - Carlos Reutemann (Lotus 79)
5° - Riccardo Patrese (Arrows A1B)
6° - John Watson (McLaren M28B)
7° - Gilles Villeneuve (Ferrari 312T4)
a 1 giro



Pole position:

Jacques Laffite (Ligier JS11)
1'21"130


Giro più veloce:

Jody Scheckter (Ferrari 312T4)
1'22"390





zolder 79
La sorpresa viene da Nelson Piquet, terzo tempo in prova. Accanto a lui, in seconda fila, la nuova Williams di Jones. Debutta anche l'Alfa Romeo con Giacomelli: sarà un ritiro per tamponamento dovuto a De Angelis. Depailler va subito in testa, mentre Scheckter urta la Williams di Regazzoni. Al diciottesimo giro Laffite infila il compagno di squadra e conduce per quattro giri. Poi è la volta di Alan Jones; la corsa pare sua, infatti guadagna un secondo al giro, ma l'australiano deve ritirarsi per guai elettrici. Depailler e Laffite vanno di nuovo in testa. Al cinquantasettesimo giro Scheckter si porta definitivamente al comando. La corsa è stata vivace: Laffite è secondo, Depailler si ritira con un pneumatico afflosciato. Dal podio manca Villeneuve, il vero eroe della giornata. Nell'incidente iniziale tra Scheckter e Regazzoni, anche Gilles viene coinvolto e deve fermarsi ai box per cambiare il musetto. Quando riparte è ventiquattresimo, cioè ultimo; il canadese inizia una formidabile rimonta, degna di un campione. A otto giri dal termine è incredibilmente terzo, ma a 300 metri dal traguardo rimane senza benzina. Lo classificano ugualmente settimo. "Certo che se una corsa così l'avesse fatta Jim Clark sareste esultanti. A Villeneuve battetegli almeno le mani." commentò Forghieri a fine gara.







zolder 79
zolder 79
zolder 79
zolder 79
1° luglio 1979 - Gran Premio di Francia - Circuito di Digione
Griglia di partenza
start
1
Jean-Pierre Jabouille
(Renault RS11)
2
René Arnoux
(Renault RS12)
3
Gilles Villeneuve
(Ferrari 312T4)
4
Nelson Piquet
(Brabham BT48)
5
Jody Scheckter
(Ferrari 312T4)
6
Niki Lauda
(Brabham BT48)
7
Alan Jones
(Williams FW07)
8
Jacques Laffite
(Ligier JS11)
9
Clay Regazzoni
(Williams FW07)
10
Jean-Pierre Jarier
(Tyrrell 009)
11
Didier Pironi
(Tyrrell 009)
12
Mario Andretti
(Lotus 80)
13
Carlos Reutemann
(Lotus 79)
14
Jacky Ickx
(Ligier JS11)
15
John Watson
(McLaren M28)
16
Keke Rosberg
(Wolf WR8)
17
Bruno Giacomelli
(Alfa Romeo T177)
18
Emerson Fittipaldi
(Fittipaldi F5A)
19
Riccardo Patrese
(Arrows A1B)
20
Patrick Tambay
(McLaren M28)
21
Jan Lammers
(Shadow DN9)
22
Jochen Mass
(Arrows A1B)
23
Héctor Rebaque
(Lotus 79)
24
Elio De Angelis
(Shadow DN9)
Non qualificati:

Hans-Joachim Stuck (ATS D2)
Patrick Gaillard (Ensign N179)
Arturo Merzario (Merzario A2)
francia

80 giri - 304,000 Km.


Ordine di arrivo:

1° - Jean-Pierre Jabouille (Renault RS11)
2° - Gilles Villeneuve (Ferrari 312T4)
3° - René Arnoux (Renault RS12)
4° - Alan Jones (Williams FW07)
5° - Jean-Pierre Jarier (Tyrrell 009)
6° - Clay Regazzoni (Williams FW07)



Pole position:

Jean-Pierre Jabouille (Renault RS11)
1'07"190


Giro più veloce:

René Arnoux (Renault RS12)
1'09"160





digione 79
Con una partenza fulminante dalla seconda fila, Villeneuve si porta al comando e vi rimane per quarantacinque giri. Al quarantaseiesimo, la superiore potenza della Renault turbo di Jabouille fa valere le sue ragioni, il pilota francese passa e vola indisturbato verso la vittoria. Rimangono Villeneuve e Arnoux a disputarsi la seconda e la terza piazza. Entrambi hanno le auto menomate: Gilles ha problemi di gomme e freni e René di pescaggio della benzina. La curva in fondo al rettilineo d'arrivo è l'unico posto dove la Ferrari si trova a suo agio; ed è proprio lì che Villeneuve entra nella leggenda con due o tre frenate al limite. La ruota anteriore sinistra si blocca ed ogni volta, dalla gomma si sprigiona una nuvola di fumo. Arnoux attacca e Gilles si difende, poi è Villeneuve che attacca e René che si difende. Si toccano ripetutamente lungo il tracciato mentre la lotta mozzafiato viene ripresa dall'elicottero della TV. Alla fine ha la meglio Villeneuve e dopo la gara, Enzo Ferrari commenta: "Credo che la Ferrari abbia un gran pilota." Gil e René ribattono: "Ci siamo divertiti come matti!." Tutti gli altri episodi del Gran Premio sono stati oscurati dal bellissimo duello, entrato di diritto nella storia delle corse moderne.







francia 79
francia 79
francia 79
francia 79
12 agosto 1979 - Gran Premio d'Austria - Circuito di Zeltweg
Griglia di partenza
start
1
René Arnoux
(Renault RS12)
2
Alan Jones
(Williams FW07)
3
Jean-Pierre Jabouille
(Renault RS11)
4
Niki Lauda
(Brabham BT48)
5
Gilles Villeneuve
(Ferrari 312T4)
6
Clay Regazzoni
(Williams FW07)
7
Nelson Piquet
(Brabham BT48)
8
Jacques Laffite
(Ligier JS11)
9
Jody Scheckter
(Ferrari 312T4)
10
Didier Pironi
(Tyrrell 009)
11
Derek Daly
(Tyrrell 009)
12
Keke Rosberg
(Wolf WR9)
13
Riccardo Patrese
(Arrows A2)
14
Patrick Tambay
(McLaren M29)
15
Mario Andretti
(Lotus 79)
16
John Watson
(McLaren M29)
17
Carlos Reutemann
(Lotus 79)
18
Hans-Joachim Stuck
(ATS D2)
19
Emerson Fittipaldi
(Fittipaldi F6A)
20
Jochen Mass
(Arrows A2)
21
Jacky Ickx
(Ligier JS11)
22
Elio De Angelis
(Shadow DN9)
23
Jan Lammers
(Shadow DN9)
24
Patrick Gaillard
(Ensign N179)
Non qualificati:

Héctor Rebaque (Lotus 79)
Arturo Merzario (Merzario A4)
austria

54 giri - 320,868 Km.


Ordine di arrivo:

1° - Alan Jones (Williams FW07)
2° - Gilles Villeneuve (Ferrari 312T4)
3° - Jacques Laffite (Ligier JS11)
4° - Jody Scheckter (Ferrari 312T4)
5° - Clay Regazzoni (Williams FW07)
6° - René Arnoux (Renault RS12)



Pole position:

René Arnoux (Renault RS12)
1'34"070


Giro più veloce:

René Arnoux (Renault RS12)
1'35"770





zeltweg 79
Villeneuve offre ancora una volta un'emozionante partenza: dalla terza fila scatta rapidissimo, sfruttando un corridoio totalmente libero alla sua destra. Dopo qualche centinaio di metri, Gilles incredibilmente conduce la gara. I commissari osservano il filmato e giudicano regolare la partenza del canadese. Nel suo scatto, il ferrarista ha superato le due Renault turbo di Jabouille e Arnoux, nonché Lauda e Jones. Per tre giri la Ferrari numero 12 è in testa, poi alla curva "Rindt", Jones lo passa. "Sapevo che prima o poi Jones mi avrebbe sorpassato." dichiarerà il pilota canadese nel dopo gara. L'australiano, invece, dirà: "Villeneuve era più lento di me all'uscita della curva e ho potuto infilarlo sfruttandogli la scia nella salita davanti ai box." La Williams è la vettura del giorno, imprendibile, si aggiudica facilmente la vittoria. Gil è secondo, Laffite è terzo dopo aver passato, nell'ultimo giro, la Ferrari di Scheckter. Quinto è Regazzoni che dispone di un motore meno potente rispetto al suo caposquadra. Il campionato è molto incerto: Scheckter a 38 punti, Villeneuve e Laffite a 32.










zeltweg 79
zeltweg 79
zeltweg 79
zeltweg 79
26 agosto 1979 - Gran Premio d'Olanda - Circuito di Zandvoort
Griglia di partenza
start
1
René Arnoux
(Renault RS12)
2
Alan Jones
(Williams FW07)
3
Clay Regazzoni
(Williams FW07)
4
Jean-Pierre Jabouille
(Renault RS11)
5
Jody Scheckter
(Ferrari 312T4)
6
Gilles Villeneuve
(Ferrari 312T4)
7
Jacques Laffite
(Ligier JS11)
8
Keke Rosberg
(Wolf WR9)
9
Niki Lauda
(Brabham BT48)
10
Didier Pironi
(Tyrrell 009)
11
Nelson Piquet
(Brabham BT48)
12
John Watson
(McLaren M29)
13
Carlos Reutemann
(Lotus 79)
14
Patrick Tambay
(McLaren M29)
15
Hans-Joachim Stuck
(ATS D3)
16
Jean-Pierre Jarier
(Tyrrell 009)
17
Mario Andretti
(Lotus 79)
18
Jochen Mass
(Arrows A2)
19
Riccardo Patrese
(Arrows A2)
20
Jacky Ickx
(Ligier JS11)
21
Emerson Fittipaldi
(Fittipaldi F6A)
22
Elio De Angelis
(Shadow DN9)
23
Jan Lammers
(Shadow DN9)
24
Héctor Rebaque
(Lotus 79)
Non qualificati:

Patrick Gaillard (Ensign N179)
Arturo Merzario (Merzario A4)
olanda

75 giri - 316,950 Km.


Ordine di arrivo:

1° - Alan Jones (Williams FW07)
2° - Jody Scheckter (Ferrari 312T4)
3° - Jacques Laffite (Ligier JS11)
4° - Nelson Piquet (Brabham BT48)
5° - Jacky Ickx (Ligier JS11)
6° - Jochen Mass (Arrows A2)
Non classificato:
Gilles Villeneuve (Ferrari 312T4)
Ritirato al 49° giro per la rottura della sospensione.



Pole position:

René Arnoux (Renault RS12)
1'15"461


Giro più veloce:

Gilles Villeneuve (Ferrari 312T4)
1'19"438





zandvoort 79
Epica giornata di Villeneuve, vittoria di Jones, impressionante rimonta di Scheckter (dal diciannovesimo al secondo posto), consacrazione di Rosberg, ritiratosi quando era ottimo quarto, Regazzoni e Arnoux eliminati in partenza, primi punti mondiali di Piquet. Sono questi i motivi di un Gran Premio d'Olanda movimentato, ormai è la regola, da Villeneuve. Jones resiste a Gilles per i primi giri, poi il canadese lo supera alla curva "Tarzan", all'esterno. L'attacco è giudicato superbo, il sorpasso fantastico; non c'è superiorità della vettura, c'è però la classe personale del pilota della Ferrari. È il decimo giro e intanto Scheckter, partito male per problemi alla frizione, è in piena rimonta, anche lui sorpassa alla "Tarzan", al ventiduesimo passaggio è già terzo: sedici posizioni guadagnate in venticinque giri! Poco dopo la metà gara, Villeneuve passa in seconda posizione: ha fatto un testa-coda alla nuova chicane a causa della ruota posteriore sinistra bucata, che lentamente si sta sgonfiando. Due tornate dopo, il copertone cede di schianto sul rettilineo davanti ai box e Gilles esce di strada alla curva successiva. Non si arrende, si riporta in pista e continua su tre ruote con il braccio alzato per segnalare l'avaria, la sospensione si spezza e la macchina continua ad avanzare in un mare di scintille provocate dall'assetto ormai compromesso. Quando arriva ai box, quel che resta della gomma e della sospensione è solamente una coda che avrebbe potuto staccarsi da un momento all'altro. È il naturale ritiro e l'addio al campionato del mondo.



zandvoort 79
zandvoort 79
zandvoort 79
zandvoort 79
9 settembre 1979 - Gran Premio d'Italia - Circuito di Monza
Griglia di partenza
start
1
Jean-Pierre Jabouille
(Renault RS11)
2
René Arnoux
(Renault RS12)
3
Jody Scheckter
(Ferrari 312T4)
4
Alan Jones
(Williams FW07)
5
Gilles Villeneuve
(Ferrari 312T4)
6
Clay Regazzoni
(Williams FW07)
7
Jacques Laffite
(Ligier JS11)
8
Nelson Piquet
(Brabham BT48)
9
Niki Lauda
(Brabham BT48)
10
Mario Andretti
(Lotus 79)
11
Jacky Ickx
(Ligier JS11)
12
Didier Pironi
(Tyrrell 009)
13
Carlos Reutemann
(Lotus 79)
14
Patrick Tambay
(McLaren M29)
15
Hans-Joachim Stuck
(ATS D3)
16
Jean-Pierre Jarier
(Tyrrell 009)
17
Riccardo Patrese
(Arrows A2)
18
Bruno Giacomelli
(Alfa Romeo 179)
19
John Watson
(McLaren M29)
20
Emerson Fittipaldi
(Fittipaldi F6A)
21
Jochen Mass
(Arrows A2)
22
Vittorio Brambilla
(Alfa Romeo 177)
23
Keke Rosberg
(Wolf WR8)
24
Elio De Angelis
(Shadow DN9)
Non qualificati:

Jan Lammers (Shadow DN9)
Marc Surer (Ensign N179)
Arturo Merzario (Merzario A4)
Héctor Rebaque (Rebaque HR100)
italia

50 giri - 290,000 Km.


Ordine di arrivo:

1° - Jody Scheckter (Ferrari 312T4)
2° - Gilles Villeneuve (Ferrari 312T4)
3° - Clay Regazzoni (Williams FW07)
4° - Niki Lauda (Brabham BT48)
5° - Mario Andretti (Lotus 79)
6° - Jean-Pierre Jarier (Tyrrell 009)



Pole position:

Jean-Pierre Jabouille (Renault RS11)
1'34"580


Giro più veloce:

Clay Regazzoni (Williams FW07)
1'35"600





monza 79
Grande giornata per Jody Scheckter e per la Ferrari che si laureano Campioni del Mondo. Villeneuve si piazza al secondo posto rispettando le consegne di squadra e i consigli che gli vengono impartiti prima della gara. Al tredicesimo giro si era fermato Arnoux: se il suo motore turbo avesse resistito non ci sarebbe stato nulla da fare per la vittoria. La Ligier di Laffite, il diretto contendente di Scheckter per il titolo mondiale, rimane in gara sino al quarantaduesimo passaggio, poi un fuori-giri compromette tutto costringendolo al ritiro. Sono le 16.42, Laffite rientra ai box e Scheckter è Campione del Mondo. Gilles lo segue come un'ombra, da fedele scudiero: ha dato la sua parola che non avrebbe attaccato, e così fa. Gli ultimi giri sono un trionfo per la Ferrari, ma anche per Clay Regazzoni che sta producendosi in un crescendo entusiasmante. Il pilota svizzero arriva a pochissimi secondi dalla coppia Scheckter-Villeneuve con la soddisfazione di aver segnato il giro più veloce. Sotto al podio, un tripudio di bandiere saluta il neo-Campione del Mondo. Jody sa benissimo che se Gilles lo avesse preceduto, avrebbe potuto ancora battersi per il titolo, ma ha mantenuto la promessa di aiutarlo ed è festa per tutti. A Villeneuve resta comunque la consolazione di poter conquistare il posto di vice-campione.





monza 79
monza 79
monza 79
monza 79
27 gennaio 1980 - Gran Premio del Brasile - Circuito di Interlagos
Griglia di partenza
start
1
Jean-Pierre Jabouille
(Renault RE22)
2
Didier Pironi
(Ligier JS11)
3
Gilles Villeneuve
(Ferrari 312T5)
4
Carlos Reutemann
(Williams FW07B)
5
Jacques Laffite
(Ligier JS11)
6
René Arnoux
(Renault RE21)
7
Elio De Angelis
(Lotus 81)
8
Jody Scheckter
(Ferrari 312T5)
9
Nelson Piquet
(Brabham BT49)
10
Alan Jones
(Williams FW07B)
11
Mario Andretti
(Lotus 81)
12
Clay Regazzoni
(Ensign N180)
13
Alain Prost
(McLaren M29B)
14
Riccardo Patrese
(Arrows A3)
15
Keke Rosberg
(Fittipaldi F7)
16
Jochen Mass
(Arrows A3)
17
Bruno Giacomelli
(Alfa Romeo 179)
18
Ricardo Zunino
(Brabham BT49)
19
Emerson Fittipaldi
(Fittipaldi F7)
20
Marc Surer
(ATS D3)
21
Patrick Depailler
(Alfa Romeo 179)
22
Jean-Pierre Jarier
(Tyrrell 009)
23
John Watson
(McLaren M29B)
24
Derek Daly
(Tyrrell 009)
Non qualificati:

Jan Lammers (ATS D3)
David Kennedy (Shadow DN11)
Stefan Johansson (Shadow DN11)
Eddie Cheever (Osella FA1)
brasile

40 giri - 313,960 Km.


Ordine di arrivo:

1° - René Arnoux (Renault RE21)
2° - Elio De Angelis (Lotus 81)
3° - Alan Jones (Williams FW07B)
4° - Didier Pironi (Ligier JS11)
5° - Alain Prost (McLaren M29B)
6° - Riccardo Patrese (Arrows A3)
16° - Gilles Villeneuve (Ferrari 312T5) a 4 giri



Pole position:

Jean-Pierre Jabouille (Renault RE22)
2'21"400


Giro più veloce:

René Arnoux (Renault RE21)
2'27"310
La partenza di Villeneuve è definita un "capolavoro": Gilles scatta dalla seconda fila, mette la macchina quasi di traverso, s'incunea tra la Ligier di Pironi e la Renault di Jabouille prendendo il comando. La gente in tribuna ammutolisce letteralmente. La Ferrari conduce per due giri, poi problemi di gomme la rallentano. Villeneuve rientra ai box, cambia le Michelin, torna in pista ed inizia l'inseguimento. La folla è tutta per lui, ma dopo un forsennato recupero, il bloccaggio dell'acceleratore non consente al canadese di arrivare alla fine e si ritira a quattro giri dal termine. Nel frattempo René Arnoux prende la testa della corsa, dopo il ritiro del suo compagno di squadra, Jabouille, e la mantiene sino alla fine. Si aggiudica così la sua prima vittoria in una gara mondiale. Al secondo posto un superlativo Elio De Angelis, con la Lotus. Alan Jones e la Williams appaiono in tono minore: solo un terzo posto per il più qualificato (insieme a Villeneuve) pretendente al titolo, ma rimane comunque in testa alla classifica del mondiale. Il duello per il quinto e sesto posto, tra Prost e Patrese, mette in luce il temperamento del pilota transalpino destinato a diventare un vero asso.










interlagos 80
interlagos 80
interlagos 80
interlagos 80
3 maggio 1981 - Gran Premio di San Marino - Circuito di Imola
Griglia di partenza
start
1
Gilles Villeneuve
(Ferrai 126C)
2
Carlos Reutemann
(Williams FW07C)
3
René Arnoux
(Renault RE27B)
4
Alain Prost
(Renault RE22B)
5
Nelson Piquet
(Brabham BT49C)
6
Didier Pironi
(Ferrari 126C)
7
John Watson
(McLaren MP4)
8
Alan Jones
(Williams FW07C)
9
Riccardo Patrese
(Arrows A3)
10
Jacques Laffite
(Talbot Ligier JS17)
11
Bruno Giacomelli
(Alfa Romeo 179C)
12
Mario Andretti
(Alfa Romeo 179C)
13
Héctor Rebaque
(Brabham BT49C)
14
Andrea De Cesaris
(McLaren M29F)
15
Keke Rosberg
(Fittipaldi F8C )
16
Patrick Tambay
(Theodore TR3)
17
Michele Alboreto
(Tyrrell 010)
18
Jean-Pierre Jabouille
(Talbot Ligier JS17)
19
Eddie Cheever
(Tyrrell 010)
20
Beppe Gabbiani
(Osella FA1B)
21
Marc Surer
(Ensign N180B)
22
Miguel Ángel Guerra
(Osella FA1B)
23
Eliseo Salazar
(March 811)
24
Slim Borgudd
(ATS D4)
Non qualificati:

Siegfried Stohr (Arrows A3)
Derek Daly (March 811)
Jan Lammers (ATS D4)
Chico Serra (Fittipaldi F8C)
Derek Warwick (Toleman TG181)
Brian Henton (Toleman TG181)
s.marino

60 giri - 302,400 Km.


Ordine di arrivo:

1° - Nelson Piquet (Brabham BT49C)
2° - Riccardo Patrese (Arrows A3)
3° - Carlos Reutemann (Williams FW07C)
4° - Héctor Rebaque (Brabham BT49C)
5° - Didier Pironi (Ferrari 126C)
6° - Andrea De Cesaris (McLaren M29F)
7° - Gilles Villeneuve (Ferrari 126C)



Pole position:

Gilles Villeneuve (Ferrari 126C)
1'34"523


Giro più veloce:

Gilles Villeneuve (Ferrari 126C)
1'48"064





imola 81
A chiusura delle prove ufficiali, Villeneuve conquista la pole position con un giro incredibilmente veloce. Poi torna al box con il motore rotto. "A giudicare dalla quantità di fumo blu che emetteva il motore di Gilles dopo quel giro - commenta Jones - la spinta di alimentazione del suo turbo deve essere stata vertiginosa." Ma le Ferrari sono forti. Gil è in testa per quindici giri, sotto la pioggia. Poi crede in un ritorno immediato del bel tempo e decide frettolosamente di fermarsi ai box per cambiare le gomme. Si tratta di una scelta che esalterebbe il suo intuito se la pioggia cessasse, ma purtroppo continua a piovere. Tocca così a Pironi condurre sino al quarantaseiesimo giro, fino a quando perde la bandella della fiancata di destra. La vettura diventa inguidabile e Piquet lo supera alla variante. Nelson è quindi in testa. Tre giri dopo, Riccardo Patrese conclude la sua rimonta: dal sesto al secondo posto. A quattordici tornate dalla fine Villeneuve, inesauribile e impetuoso, segna il record sul giro e poi rompe la frizione: in poco più di quaranta giri il canadese ha guadagnato oltre un minuto al gruppo di testa, si classifica comunque al settimo posto. Reutemann è terzo e Piquet trionfa: "Il mio unico problema - dichiara il brasiliano - è stato superare Pironi."







imola 81
imola 81
imola 81
imola 81
27 settembre 1981 - Gran Premio del Canada - Circuito di Montréal
Griglia di partenza
start
1
Nelson Piquet
(Brabham BT49C)
2
Carlos Reutemann
(Williams FW07C)
3
Alan Jones
(Williams FW07C)
4
Alain Prost
(Renault RE34)
5
Nigel Mansell
(Lotus 87)
6
Héctor Rebaque
(Brabham BT49C)
7
Elio De Angelis
(Lotus 87)
8
René Arnoux
(Renault RE33)
9
John Watson
(McLaren MP4)
10
Jacques Laffite
(Talbot Ligier JS17)
11
Gilles Villeneuve
(Ferrari 126C)
12
Didier Pironi
(Ferrari 126C)
13
Andrea De Cesaris
(McLaren MP4)
14
Eddie Cheever
(Tyrrell 011)
15
Bruno Giacomelli
(Alfa Romeo 179C)
16
Mario Andretti
(Alfa Romeo 179D)
17
Patrick Tambay
(Talbot Ligier JS17)
18
Riccardo Patrese
(Arrows A3B)
19
Marc Surer
(Theodore TY)
20
Derek Daly
(March 811)
21
Slim Borgudd
(ATS D7)
22
Michele Alboreto
(Tyrrell 011)
23
Jean-Pierre Jarier
(Osella FA1C)
24
Eliseo Salazar
(Ensign N180B)
Non qualificati:

Keke Rosberg (Fittipaldi F8C)
Chico Serra (Fittipaldi F8C)
Brian Henton (Toleman TG181)
Jacques Villeneuve Sr. (Arrows A3)
Derek Warwick (Toleman TG181)
Beppe Gabbiani (Osella FA1B)
canada

63 giri - 277,830 Km.


Ordine di arrivo:

1° - Jacques Laffite (Talbot Ligier JS17)
2° - John Watson (McLaren MP4)
3° - Gilles Villeneuve (Ferrari 126C)
4° - Bruno Giacomelli (Alfa Romeo 179C)
5° - Nelson Piquet (Brabham BT49C)
6° - Elio De Angelis (Lotus 87)



Pole position:

Nelson Piquet (Brabham BT49C)
1'29"211


Giro più veloce:

John Watson (McLaren MP4)
1'49"475





montréal
Ad un Reutemann rinunciatario, risponde un Piquet senza grinta. Piove e dopo i primi sei giri Alan Jones si sente già la vittoria in tasca. Ma le gomme lo tradiscono e abbandona perché: "Non c'è ragione di rischiare di distruggere la macchina." Il comando lasciato dall'australiano viene preso da Prost. Anche Alain si sente i nove punti in tasca, ma sono i freni a tradirlo. A questo punto (la corsa è iniziata da appena undici giri) conduce Laffite e il francese vi rimarrà fino al traguardo. Secondo è Watson, mentre al terzo posto uno splendido Villeneuve, partito dalla sesta fila. "Non mi è stato difficile rimontare - dirà Gilles - Ma quando la pista ha cominciato ad asciugarsi, Watson si è fatto sotto e non ho potuto resistergli". Al primo giro Villeneuve aveva toccato Arnoux e alla fine della tornata era passato in decima posizione. Al quindicesimo giro è già secondo, al trentottesimo giro Watson lo supera e poco dopo piega l'alettone anteriore urtando la Lotus di De Angelis. Gilles non si ferma e compie alcuni giri senza visibilità: guida guardando la traccia asciutta lasciata sulla pista. Poi l'alettone vola via e lui difende ad oltranza il terzo posto, gestendo magnificamente una vettura assolutamente inguidabile. Alla fine sale sul podio assieme a Laffite e Watson. E lui, davanti al suo pubblico, voleva proprio essere lì.




canada 81
canada 81
canada 81
canada 81
25 aprile 1982 - Gran Premio di San Marino - Circuito di Imola
Griglia di partenza
start
1
René Arnoux
(Renault RE30B)
2
Alain Prost
(Renault RE30B)
3
Gilles Villeneuve
(Ferrari 126C2)
4
Didier Pironi
(Ferrari 126C2)
5
Michele Alboreto
(Tyrrell 011)
6
Bruno Giacomelli
(Alfa Romeo 182)
7
Andrea De Cesaris
(Alfa Romeo 182)
8
Derek Warwick
(Toleman TG181C)
9
Jean-Pierre Jarier
(Osella FA1C)
10
Teo Fabi
(Toleman TG181C)
11
Brian Henton
(Tyrrell 011)
12
Manfred Winkelhock
(ATS D03)
13
Riccardo Paletti
(Osella FA1C)
14
Eliseo Salazar
(ATS D03)
s.marino

60 giri - 302,400 Km.


Ordine di arrivo:

1° - Didier Pironi (Ferrari 126C2)
2° - Gilles Villeneuve (Ferrari 126C2)
3° - Michele Alboreto (Tyrrell 011)
4° - Jean-Pierre Jarier (Osella FA1C)
5° - Eliseo Salazar (ATS D03)
6° - Manfred Winkelhock (ATS D03)



Pole position:

René Arnoux (Renault RE30B)
1'29"765


Giro più veloce:

Didier Pironi (Ferrari 126C2)
1'35"036






imola 82
Sulla carta dovrebbe essere una gara in tono minore; si rivelerà una corsa storica. Per una questione di regolamento legata al peso minimo della vettura, Lotus, Brabham, McLaren, il meglio insomma delle scuderie inglesi, sono assenti. Ci sono invece Renault, Alfa Romeo, Osella, Toleman e Tyrrell. Ma sono al via soprattutto le due Ferrari, decise a dar spettacolo. Le Renault partono velocissime; tutto previsto, Prost dura sei giri e Arnoux quarantaquattro. Ne rimangono ancora sedici. Sedici tornate di entusiasmo alle stelle, di braccia alzate, di striscioni agitati, di urla. Villeneuve e Pironi si danno gran battaglia. Dopo aver sfiancato le due Renault, Gilles è primo al cinquantesimo giro. Gli accordi sono che chi è al comando ci rimane fino alla fine, il cartello "slow" esposto dai box è eloquente, ma Pironi supera un incredulo Villeneuve al cinquantaquattresimo giro. A due tornate dalla fine Gil, decisissimo a vincere, attacca nuovamente il compagno con una staccata al limite alla curva "Tosa". All'ultimo giro, alla curva delle "Acque Minerali", Didier si riporta in testa e taglia vittoriosamente il traguardo. Dietro ai due ferraristi un grande Alboreto, poi tutti gli altri. Dopo l'arrivo scoppia subito la polemica: Gilles è furioso: "Mi ha rubato la corsa." dice riferendosi a Pironi che ribatte: "Una squadra come la Ferrari sa bene che non si può ordinare di far vincere l'uno o l'altro al quarto Gran Premio della stagione..." Ma Gilles non la pensa così e purtroppo sarà il suo ultimo traguardo...


imola 82
imola 82
imola 82
imola 82
Gilles Villeneuve


Era giunto in cima alla sua montagna e certamente, da lassù, vedeva le cose in un'ottica
diversa  dalla  nostra,  di  noi  che,  umili  formiche,  abbiamo  scelto  di  vederle  dal  basso.


(Jeff Hutchinson da "Grand Prix International magazine" del 13 maggio 1982)